Venerdì 13 maggio va in scena gara-tre di playout tra Orlandina Basket e Nardò. Si tratta del primo match ball per la formazione pugliese, che può assicurarsi la salvezza ai danni di una squadra che sta lottando con le unghie e con i denti per difendere la categoria ma che nei finali punto a punto ha sempre ceduto di un soffio. Coach David Sussi presenta una sfida senza via d’uscita: “È innegabile, spero in un grande risultato. Le prestazioni in trasferta le abbiamo sempre fatte in entrambe le occasioni, dimostrando di voler lottare su ogni pallone e vincere. Il risultato non è arrivato ed è oggettivo. Occorrerà la massima attenzione difensiva perché nei primi due match esterni non siamo sempre stati continui. Servirà un’uguale energia e l’emozione già vista a Lecce”.
Capitolo spettatori: il calore del palazzetto può rappresentare un’arma in più come già successo nei primi due atti della serie: “Il tifo siciliano e quello paladino ci aiuterà, ne sono certo ma dovrà essere la squadra che dovrà trascinare il pubblico e non viceversa. Ho motivato già i ragazzi e non dirò nulla loro, sanno chiaramente qual è il momento della stagione che stiamo vivendo. Se giocano da professionisti a basket non occorre motivarli in un momento del genere perché sono ragazzi giovani con attaccamento alla squadra, ai loro colori e a quello che fanno”.
Da migliorare l’atteggiamento nella propria metà campo perché l’Orlandina ha subito troppi punti. Il tecnico è certo che la squadra mostrerà il suo volto migliore: “Abbiamo subito troppi punti, la priorità è difendere meglio. Emotività, motivazione e rabbia agonistica saranno pari alle prime due partite della serie. Quanto fatto finora non è bastato e il finale di gara-due ci ha lasciato delle scorie che sono sicuro faremo esplodere in gara-tre”.