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Orlandina, Sapone: “Vogliamo arrivare in fondo. Il campionato è un’incognita”

Grandi manovre in casa Orlandina Basket, club dal passato prestigioso che dopo due retrocessioni consecutive vuole fortemente ritornare a guardare tutti dall’alto in basso, per ripartire e programmare un nuovo corso. Il direttore sportivo Antonio Sapone a Reggioacanestro ha spiegato le numerose novità del campionato: “L’ultima B su scala nazionale ci vedeva preparati a questo impegno gravoso a livello di spostamenti, in considerazione degli anni trascorsi in serie A, A2 e B. Quest’anno cambia tutto, 28 squadre in meno dalla B unica comportano che circa 250-280 giocatori scenderanno in serie B Interregionale, con un innalzamento del livello”. 

Orlandina Basket
Antonio Sapone, ds dell’Infodrive Capo d’Orlando

Nel girone siculo-calabro tante matricole: “Ci saranno molte formazioni che hanno primeggiato in C Gold, per cui capire il livello medio non sarà semplice. Vedremo, inoltre, i confronti tra i sotto-gironi in tutto l’ambito nazionale cosa decreteranno. In corso d’opera scopriremo il livello, io penso ci sarà una spaccatura a metà con una fascia di B Interregionale che guarderà alla B Nazionale e una fascia che protende di più verso la C Gold”. 

Con queste premesse è difficile stilare valori definitivi ma è già possibile capire chi partirà davanti a tutti: “Nel girone H le squadre più quotate che dichiarano ambizioni più importanti siamo noi, Piazza Armerina, Ragusa, Milazzo e Sala Consilina. Il campo ha però sempre l’ultima parola. Di certo noi vogliamo disputare una grande stagione per provare ad arrivare in fondo. È positivo avere un pizzico di presunzione ma non sarà un campionato per nulla facile dove ogni successo sarà sudato. Penso che portarsi in organico molto ragazzi reduci dalla vittoria di una categoria inferiore può essere un’ottima cosa anche se poi affermarsi a livelli più alti non è semplice”.

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Anche Giulio Mascherpa era a Reggio Calabria

Si è partiti da un tecnico di Reggio Calabria che possa caricarsi sulle spalle il nuovo progetto tecnico e guidare con personalità lo staff. “A Capo d’Orlando nelle ultime due stagioni si sono avvicendati tre allenatori, per il nostro club questo non è una cosa usuale. Parlo di tre professionisti eccellenti ma quest’anno cercavamo di reperire la figura corretta in un ruolo determinante. Coach Bolignano ci è sembrato da subito la persona ideale, è venuto in sede e ci siamo conosciuti. Il profilo era di assoluto interesse per i nostri obiettivi e dopo il placet del presidente subito abbiamo convenuto sulla sua figura. Non c’è stato alcun dubbio da ambo le parti considerato che anche il coach è nel suo momento giusto di carriera per vivere questa esperienza. È quindi stato automatico trovare l’accordo. C’è piena sintonia con il coach, stiamo condividendo ogni idea e il giudice supremo sarà sempre il campo”.

Dopo aver sperato di poter rientrare dalla porta di servizio in B Nazionale l’Orlandina si è tuffata sul mercato con grande decisione per costruire un roster di spessore: “Abbiamo ufficializzato soltanto Palermo ma i nomi usciti come quelli di Mascherpa, Gatti e Marini sono già definiti. Il nostro mercato è importante, rispecchia la nostra ambizione tecnica e umana. C’è differenza tra il volere fare bene e il volere arrivare in fondo perché in questo caso hai bisogno di persone che entrino a trecentosessanta gradi nella tua prospettiva. Occorrono giocatori che abbiano fame e voglia di mettersi a disposizione del club. Siamo partiti tardi dopo aver sondato i mercati dei titoli sportivi ed aver atteso per capire se ci fossero margini per un ripescaggio”. 

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Il lungo Leonardo Marini a Cesena

Ad aumentare l’incertezza in un anno caratterizzato da grandi riforme c’è anche l’introduzione di uno straniero per squadra che può aumentare il potenziale della squadra. “La riforma del lavoro insieme a quella dei campionati sta portando grosse novità e non tutti erano preparati a questo cambio significativo. L’aggiunta dello straniero in serie B è un’altra grande novità. Negli anni ho seguito la ricerca di americani nelle prime leghe italiane, quest’anno sto vedendo molti addetti ai lavori adeguarsi all’usato sicuro, profili che già hanno fatto bene in Italia negli scorsi anni. Qualcuno invece sta facendo scelte diverse, credo comunque che reperire il profilo giusto possa avere un peso enorme sull’economia di una squadra. Mi aspetto che alcune formazioni indovinando lo straniero possano recuperare terreno e ridurre il gap rispetto alle prime forze del girone. Per evitare sgradite sorprese tecniche e umane devi però andare in profondità e chiedere referenze” .

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