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Orlandina, Fazio: “Ogni gara una finale. Vogliamo coinvolgere il PalaFantozzi”

Nel corso del programma Miss match su Antenna del Mediterraneo è intervenuto il preparatore fisico dell’Orlandina Basket Antonio Fazio che, da autentico collante tra staff tecnico e dirigenza, carica la squadra paladina reduce da cinque ko di misura contro le prime della classe e nel prossimo mese completerà la stagione regolare con l’obiettivo di consolidare il piazzamento salvezza. “Negli ultimi cinque confronti abbiamo sfiorato il successo, poi per varie situazioni i due punti ci sono sempre sfuggiti. L’aspetto positivo è che nonostante gli infortuni di Laganà ed Ellis uniti al recupero di Traini abbiamo conteso il successo alle prime cinque squadre del torneo. Adesso dopo la sosta per la Coppa Italia ripartiremo di slancio contro Mantova e Casale Monferrato, altre due ottime compagini. Poi finalmente inizierà il nostro torneo”.

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Antonio Fazio è il preparatore atletico dell’Orlandina (foto Janira Galipò)

Gli infortuni e un roster leggero non hanno privato la squadra della propria carica agonistica, la priorità è adesso tornare a muovere la classifica in un periodo cruciale nella lotta salvezza: “Abbiamo lottato contro tutti gli avversari e questo è positivo. La classifica è ancora parziale, ad esempio Milano e Biella due nostre dirette contender devono ancora affrontarsi nei rispettivi scontri diretti. A fine marzo noi giocheremo a Orzinuovi, per quella data abbiamo un solo risultato a nostra disposizione. Sottolineo come a fine anno le squadre si conoscono molto bene, non c’è più nulla di scontato in ogni gara. L’obiettivo è cercare di conquistare quanti più punti possibili per raggiungere presto la salvezza”. 

In vista del prossimo match a Mantova l’organico tornerà al completo. l’Orlandina guarda esclusivamente a sé stessa per blindare nelle restanti dieci gare la permanenza ed evitare i pericoli del playout: “Dobbiamo pensare solo a noi stessi. Non vogliamo ritrovarci in una posizione scomoda per la fase ad orologio, quattro gare ulteriori da disputare dopo il termine della stagione regolare incrociando le squadre dell’altro girone. Sappiamo che le difficoltà non mancheranno ma recuperando l’intero organico siamo consapevoli di poter fare bene”.

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I sostenitori dell’Orlandina (foto Janira Galipò)

L’ex giocatore che cura ogni giorno dall’inizio del ritiro estivo la condizione fisica del gruppo di lavoro racconta come ha deciso di intraprendere da oltre tre anni questo nuovo incarico: “Una sera quasi per scherzo ho intrapreso la scelta di fare il preparatore fisico. Ringrazio la famiglia Sindoni, coach Sodini e adesso Marco Cardani per la fiducia totale che hanno riposto nel sottoscritto. Dopo Pippo Ferrarotto, lo storico preparatore biancoazzurro, è la seconda volta che un ragazzo del posto occupa questo ruolo. È una sensazione sia strana ma allo stesso tempo bella. Personalmente spero che possa essere un punto di partenza in ottica futura. Di certo voglio ringraziare la proprietà che ha puntato su di me ormai da cinque anni”.

Tra le note negative si registra il calore attorno alla squadra che al netto di limiti imposti dalla capienza non è minimamente paragonabile agli anni in cui il playmaker giocava: “Rispetto agli anni da giocatore in cui indossavo questa maglia avverto quasi stupore nell’entrare al palazzetto e vedere così poca gente sulle tribune. E’ un colpo al cuore pensando ai fasti della serie A quando molto spesso le partite la squadre le vinceva già nel riscaldamento. Adesso si avverte sfiducia, la carica e l’entusiasmo sono di gran lunga inferiori ma stiamo provando a coinvolgere nuovamente il pubblico”.

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Lo staff tecnico dell’Orlandina (foto Carmen Spina)

La squadra affronterà in meno di un mese le ultime sei partite della regular season, autentico antipasto della fase ad orologio. Ulteriori sei sfide con le formazioni dell’altro raggruppamento che decreteranno i verdetti finali per provare a regalare la salvezza ai siciliani. “È preferibile chiudere nella posizione più alta di classifica al termine della stagione regolare per evitare di giocare trasferte in campi difficili del girone rosso come possono essere quelle di Nardò, Latina o Forlì. Centrare almeno un successo nella fase ad orologio sarebbe determinate per avvicinare l’obiettivo salvezza”.  

In conclusione per chi guarda anche all’infermeria e al recupero fisico un giudizio su una stagione caratterizzata ancora dal covid ma sicuramente più normale delle precedenti: “Abbiamo una settimana per recuperare e gestire le forze dell’ultimo periodo prima del rush finale. A differenza dello scorso anno che per via dello stravolgimento del calendario si giocava ogni tre giorni anche per oltre un mese adesso i ritmi sono molto più normali e finalmente si ha il tempo fisiologico per recuperare le batteria”. 

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