A Piacenza la settima sconfitta consecutiva dell’Orlandina segna un crocevia importante in casa paladina. La squadra, infatti, ripiombata nelle secche della classifica sta pagando dazio innegabilmente oltre i propri demeriti ad una condizione di forma non ideale. La necessità è quella di ottenere un colpo di coda per concludere al meglio le quattro fatiche del campionato e poi rimandare ogni discorso salvezza alla fase ad orologio.
Coach Marco Cardani analizza il momento: “Era la seconda gara in appena quattro giorni e le energie sono completamente sparite nel secondo tempo. Questo non ci ha permesso di poter competere. I nostri due playmaker non erano in condizione perché arrivavano senza allenamenti alle sfide. Il dato complessivo è imbarazzante con 45 rimbalzi subiti a fronte di 25 catturati, c’è un abisso di energia fisica che denota una difficoltà oggettiva”.
Per centrare il successo che finalmente spezzi la spirale negativa in cui è caduta la formazione biancoazzurra non è procrastinabile il recupero del roster al completo: “Non va dimenticato che questa squadra ha giocato con appena sette effettivi negli ultimi due mesi a causa di infortuni e varie problematiche e lo stiamo pagando. Gli allenamenti sono stati di semplice gestione, abbiamo la riserva accesa specie nel finale di gara. Dobbiamo recuperare la migliore condizione di Traini, Laganà e Ellis ma anche degli altri per fare in modo di poter suddividere l’impegno di tutti gli altri che stanno molti minuti in campo, specialmente i due statunitensi, Vecerina e i nostri lunghi”.