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Orlandina, Cardani: “Arbitraggio inaccettabile. Fatichiamo in cabina di regia”

Un coach Marco Cardani così arrabbiato probabilmente non lo si era ancora mai visto a Capo d’Orlando. Il tecnico piemontese non le ha mandate a dire in sala stampa dopo il ko al fotofinish nel derby di Trapani: “È inaccettabile che nel secondo tempo cambi totalmente il metro arbitrale soltanto per una delle due squadre in campo. All’intervallo lungo avevamo concesso appena cinque tiri liberi a Trapani mentre alla sirena finale i granata ne hanno tirati ben trenta, significa che nella sola ripresa il dato è stato di 25-11. In considerazione della fisicità messa in campo da loro questa disparità di trattamento ai danni di giocatori così giovani non è corretta. Trovo vergognoso che si possano concedere tanti fischi soltanto a una squadra”.

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Matteo Laganà non era al top della condizione (foto Janira Galipò)

L’allenatore comunque è consapevole che la sua Infodrive abbia alternato luci a consuete fasi negative: “Al di là dell’arbitraggio che ovviamente è una componente che non possiamo controllare abbiamo fatto fatica a livello di playmaker. I nostri registi non sono in condizione fisica ottimale, lo si è visto specie nei possessi che richiedono conoscenza del gioco e capacità di coinvolgimento dei compagni. Questo è un ruolo per noi decisivo e dove stiamo faticando”. 

In partite così sentite e spesso risolte in volata trovare giocate di collettivo è determinante, ma il team paladino ha mostrato difficoltà a mettere tutti i giocatori in ritmo: “Dobbiamo costruire buoni tiri con la circolazione di palla e meno frutto di giocate singole. Non abbiamo grandi percentuali di tiro né in lunetta che all’arco: probabilmente è normale quando costruisci una squadra molto futuribile rispetto ad una con maggiore esperienza. Non siamo abituati a questo livello fisico e tecnico. La qualità dei tiri fa la differenza e nel secondo tempo abbiamo faticato a trovare buone conclusioni. Ma resto dell’avviso che è inadeguato cambiare metro”.

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Nick King in avvicinamento al canestro

Per Cardani l’Orlandina ha pagato a caro prezzo alcuni episodi nel finale ad alta intensità ed errori gratuiti a livello di impostazione dell’azione: “La gara è cambiata su alcuni episodi finali. Abbiamo commesso un fallo banale in attacco con King a seguito di pick and roll così come il canestro di mano destra concesso a Childs non andava subito. Ovviamente con una squadra così esperta non devi arrivare al finale in bilico per non pagare questo gap al fotofinish. Inoltre abbiamo perso più volte la palla dopo il primo passaggio, una cosa che non deve vedersi a questo livello. Questo ha consentito ben sedici punti in campo aperto a Trapani. In genere questo non ci succede perché pur essendo giovani perdiamo pochissimi palloni, nonostante gli alti ritmi e i numerosi possessi”. 

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Quinn Ellis è la rivelazione dell’Orlandina (foto Carmen Spina)

Nonostante l’impegno innegabile la squadra resta ancorata a tre sole vittorie in campionato. I cugini granata hanno sopperito a diverse assenze, centrando un successo di grande valore: “Con italiani e americani ci manca la malizia che è determinante per portare a casa i due punti. Sapevamo che King e Ellis sono per noi i migliori giocatori di uno contro uno e ci creano vantaggi in quelle situazioni. Infatti abbiamo vinto con una giocata simile la gara contro Piacenza, questa volta purtroppo è andata male. Con onestà Trapani ha fatto una signora partita, pur in condizioni precarie, perché priva di giocatori importanti del quintetto. Per noi era un’occasione per provare a fare punti utili per l’obiettivo salvezza. Questo incontro ci fa capire cosa serve per imporci in trasferta nei finali punto a punto, dobbiamo ancora crescere”.

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