Il gigante è tornato a ruggire e con lui anche l’Orlandina ne sta traendo giovamento. Patrick Baldassarre è tra gli elementi di maggior spessore dell’intero campionato e la sua analisi del derby con la Viola parte dal piano partita ben eseguito: “Ci siamo prefissati di imporre alla partita ritmi molto alti e correre il più possibile, oltre a sfruttare i vantaggi fisici che avevamo a nostra disposizione. All’inizio siamo andati molto bene, poi ci siamo deconcentrati e la Viola ha inesorabilmente ribaltato la situazione, dimostrando un grande cuore”.
La squadra sta dimostrando una maggiore coesione grazie al recupero degli infortunati, dopo tre successi esterni l’obiettivo adesso è sbloccarsi davanti al pubblico amico: “Noi dovevamo vincere per dimostrare che possiamo tornare grandi protagonisti e alla fine l’abbiamo spuntata. Siamo un gruppo che ha iniziato tardi a lavorare con tutti al completo per via dei tanti infortuni subiti. Lavoriamo da poco assieme, lo abbiamo dimostrato disunendoci alla fine per via della stanchezza. Questa cosa la migliori esclusivamente col lavoro di gruppo in palestra. Adesso stiamo raccogliendo i frutti ma pensiamo gara per gara e vogliamo subito sfatare il tabù casalingo”.
Il lungo ricorda con grande piacere la sua esperienza a Reggio Calabria, una città che gli è rimasta particolarmente nel cuore. “Quell’anno eravamo un vero branco di lupi, questo è essenziale per tutto. Ci aiutavano ed eravamo integrati bene. Coesisteva gente esperta con giovani meno promettenti, ci siamo amalgamati bene. Coach Calvani ci ha aiutato a tirare fuori per bene la grinta. Rimane una delle stagioni più belle della mia carriera, che ricorderò a lungo. Infatti entrare qui ha suscitato in me dei bei ricordi. Spero adesso che la Viola possa ottenere una classifica migliore. Con noi ci ha provato sino alla fine, poteva mollare ma non lo ha fatto. Per me deve ancora crederci, in fin dei conti è trascorso soltanto un terzo della stagione, manca ancora tanto e la fiducia non deve esaurirsi”.