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Orgoglio Nibali: all’Amstel prova la fuga ma non trova collaborazione

Mai una partecipazione anonima, quando Vincenzo Nibali mette il numero sulla schiena vuole essere sempre protagonista e così è stato anche alla 50esima edizione dell’Amstel Gold Race.

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Nibali salutato da alcuni sostenitori

La corsa – A 40 km dal traguardo Nibali prova la fuga assieme ad altri cinque corridori. Lo Squalo dello Stretto è pimpante e motivato. La pedalata sembra essere quella dei giorni migliori, ma, purtroppo, non trova molta collaborazione nei compagni di fuga. Vano risulta il tentativo di involarsi solitario sulla penultima salita del Cauberg. Nibali non riesce a scrollarsi di dosso i compagni di fuga. Il tentativo del vincitore dell’ultimo Tour de France viene annullato a 12 Km dal traguardo. Ma poco conta. Quello che è più importante è la brillantezza palesata nel proporre l’azione. Segnale positivo!

Prossimi impegni – Nibali reduce da un lungo ritiro in altura non doveva essere nelle migliori condizioni, invece, la prova positiva della gara olandese ha dato ottimi riscontri. A questo punto è lecito sognare: Nibali con la condizione palesata all’Amstel diventa uno dei favoriti della prossima Liegi Bastogne Liegi, in programma domenica prossima. C’è ancora una settimana per affinare il ritmo e concentrarsi sulla doyenne. C’è da sperare!

Fiducia – “Abbiamo provato con Diego Rosa. Avevamo dei compagni di fuga scomodi: non collaboravano e non ci davano spazio. Sono abbastanza contento, perché dopo un lungo periodo senza corse ho avuto delle buone sensazioni. La strada per cercare la condizione è quella buona. Ci tengo alla Liegi, ma sono corse in cui ci vuole molta fortuna. Vediamo. Io sono fiducioso”, ha dichiarato Nibali ai microfoni RAI, subito dopo aver tagliato il traguardo dell’Amstel.

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Vincenzo Nibali in azione

Amstel – La 50esima edizione dell’Amstel Gold Race è andata al campione del mondo Michael Kwiatkoski. Il polacco ha regolato in volata un gruppo di una ventina di corridori. Il gruppo di testa si è sganciato nell’ultimo passaggio sul Cauberg, ripida salita, lunga più di un chilometro, posta a 3 km dal traguardo. Kwiatkoski è il primo polacco a vincere la classica olandese e il quarto campione del mondo, dopo Eddy Merckx, Joop Zoetemelk e Bernard Hinault.

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