I quattro pareggi consecutivi hanno restituito un pizzico di serenità, ma le speranze di salvezza diretta si sono di fatto spente per un Messina che manca l’appuntamento con la vittoria dal 25 gennaio, giorno del derby vinto contro la Reggina. In generale sono soltanto cinque i successi conquistati dai giallorossi in 34 giornate, appena due negli ultimi 25 incontri disputati. L’analisi del difensore Mirko Stefani parte dall’esaminare proprio questi aspetti. “Riguardando il film del campionato vediamo che abbiamo vinto appena cinque volte. In questo momento, però, dobbiamo pensare positivo ed arrivare nella maniera migliore ai playout sia mentalmente che fisicamente. E’ antipatico fare dei confronti tra la passata gestione e la nuova, perché il gruppo ha sempre lavorato bene. Durante una stagione è normale accusare un calo atletico, ma penso che il problema di avere pochi punti non sia dipeso da questo. Stiamo però migliorando, è un dato di fatto”.
Il rimpianto è non aver colto il bottino pieno contro Martina e Catanzaro, in due sfide che potevano essere vinte. “Col Martina era già passato l’ultimo treno da prendere. Siamo amareggiati, vincere queste due partite ci avrebbe permesso di affrontare le ultime quattro gare con qualche speranza. Però ci sarebbe stato il rischio di restare con l’acquolina in bocca senza poi raggiungere lo stesso l’obiettivo. In questo modo sappiamo di dover già lavorare in un’altra ottica”.
Dal reparto arretrato – un solo gol subìto nelle ultime quattro uscite – arrivano segnali confortanti. “E’ certamente molto positivo. Da qui in avanti bisogna pensare ad affrontare nella maniera migliore i playout. Mancano i gol fatti, ma questo non mi preoccupa più di tanto perché stiamo creando abbastanza in fase offensiva. Piuttosto dobbiamo continuare a difenderci in questo modo”.
La gara casalinga di sabato con l’Ischia potrebbe rappresentare l’occasione giusta per spezzare il lungo digiuno. “L’Ischia è una squadra viva, nonostante i suoi problemi. Noi dobbiamo continuare sulla strada intrapresa ultimamente. Per puntare a vincere occorrerà difenderci bene e giocare con pazienza”.
Da un lato la pacatezza di Di Costanzo, dall’altro la verve del tecnico gialloblù Maurizi, salito alla ribalta per il suo show in sala stampa al termine di Ischia-Cosenza. “Ho visto il suo sfogo. Non entro nel merito, ma l’allenatore dei campani ha esagerato nei modi, sebbene nel concetto potesse avere le sue ragioni”.
In ottica playout resta però da definire la griglia. La Reggina, affondata in D per via del pesante -12, è fuori dai giochi, se non riuscirà a ribaltare la sentenza in appello. Una tra Ischia, Savoia ed Aversa la rivale del Messina negli spareggi per la salvezza. “Fino all’ultimo, anche per le penalizzazioni che si susseguono, sarà difficile capire la squadra che affronteremo. E’ tutto ancora in ballo e dobbiamo arrivare ai playout nella miglior condizione possibile, facendo accrescere autostima e fiducia. Il fatto di giocare il ritorno in casa sarebbe molto importante, indipendentemente dal quintultimo o quartultimo posto. Sono partite delicate ed eccezione la Reggina per un fattore ambientale una vale l’altra”.