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“Operazione Nostalgia”, show a Ferrara. Arturo Di Napoli tra i protagonisti

Autentico show a Ferrara per il raduno organizzato da “Operazione Nostalgia“, la seguitissima pagina Facebook, in collaborazione con Planet365.News. Allo stadio “Paolo Mazza”, di fronte ad oltre 13.000 tifosi provenienti da tutta Italia, con addosso le maglie delle squadre più disparate della “vecchia” Serie A, è stata una festa di colori e passione, l’occasione per rivedere sul prato verde tanti campioni del passato.

Del Piero e Totti
Del Piero e Totti in campo per l’Operazione Nostalgia (screen Sportitalia)

A sfidarsi nel match evento, all’insegna della nostalgia, da un lato la squadra capitanata da Alessandro Del Piero, dall’altra quella di Francesco Totti, i due numeri 10 per eccellenza. Ha vinto il team dell’ex bianconero per 4-3, dopo 80′ di grande spettacolo, grazie al rigore trasformato proprio da “Pinturicchio” e ai centri di Chevanton (2) e De Ceglie. Nella formazione di Del Piero anche elementi del calibro di Amelia, Karagounis, Fiore e Di Natale. Per Totti (che ha colpito un clamoroso palo) e compagni le reti del “Principe” Milito e Pizarro (2).

Nella squadra in casacca bianca dell’ex simbolo romanista, oltre a Frey, Legrottaglie, A. Lucarelli, Tommasi, Barone e Maniero, c’erano pure tre ex calciatori del Messina: Arturo Di Napoli, Roberto Sosa e Vincent Candela. Re Artù, ricordato per aver trascinato con i suoi gol i peloritani in A e poi al settimo posto in massima serie, ha giocato (tra cambi volanti) col numero 11 sulle spalle sia nel primo che nel secondo tempo, facendo coppia in attacco con Milito e fornendo un assist a Pizarro. Soltanto un breve scampolo, invece, per “El Pampa”, anche lui tra i protagonisti dell’indimenticabile promozione in A raggiunta dal Messina nel 2004, non al meglio, come lui stesso ha dichiarato, per un problema al polpaccio.

Operazione Nostalgia
Le rose delle squadre di Operazione Nostalgia in campo a Ferrara

Arturo Di Napoli ha raccontato ai microfoni di Sportitalia, che ha trasmesso la gara in diretta: “Ho rivisto tanti amici che non vedevo tanto, dopo la carriera calcistica magari ognuno prende la sua strada. Operazione Nostalgia ha organizzato un evento straordinario. La mia carriera? Anche se prevalentemente ho giocato al Sud, tra Messina, Salernitana e Napoli, non dimentico Vicenza, Venezia e tante altre. La cultura del Sud è diversa, ti dà più calore. Questo si riflette però anche quando le cose vanno male, senti di più la pressione. Ogni città e tifoseria ti lascia qualcosa dentro. A distanza di anni rivedere tutte queste maglie è davvero bello”.

“La condizione è quella che è” ha poi affermato Re Artù ridendo. “Io anche da calciatore non mi ammazzavo di lavoro, sicuramente potevo fare una carriera migliore nonostante abbia giocato 11 anni in Serie A. Qualcuno è in forma e qualcuno un po’ meno, ma è sempre fantastico rivedere tutti insieme. Volpi era in formissima e anche lo stesso Milito, mentre c’è chi ha qualche chiletto in più”. 

 

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