Attende con impazienza l’inizio della nuova avventura, la centrale Rossella Olivotto, secondo colpo estivo dell’Akademia Messina: “Per me sarà un bel cambiamento, ma sono felicissima ed emozionata di cambiare aria. Sicuramente ciò che mi ha spinto a sposare il progetto è la serietà della società. Si tratta di un progetto molto ambizioso animato da tanta passione. Ci sono tantissimi obiettivi e per me questa sfida vuol dire tanto. Sono pronta a vivermela al cento per cento”.
Ripercorrendo la sua lunga carriera, Rossella si sofferma su un anno per lei fondamentale, il 2010: “A diciannove anni è arrivata la chiamata della Scavolini Pesaro, la squadra che aveva appena vinto lo scudetto. Da lì ho capito che la mia passione sarebbe potuta diventare a tutti gli effetti un lavoro. È stato un bel salto. Arrivavo da una serie B1 e trovarmi catapultata in una realtà Campione d’Italia è stata un’emozione grandissima”.
In panchina Paolo Tofoli e in campo Monica De Gennaro: “Lo seguivo da piccolina quando lui giocava a Trento, è stato scioccante. Monica aveva già allora tutte le caratteristiche per diventare il miglior libero al mondo. Quando l’ho vista mi son detta: è pazzesca. Da lì a poco sarebbe diventata un punto fermo della Nazionale e dei club in cui ha giocato”.
Ad ispirare la scelta di Olivotto anche i consigli del fidanzato: “Con Andrea stiamo insieme da quasi otto anni. Si occupa di logistica ma prima giocava a basket. Ha disputato una stagione proprio in Sicilia, ci tornerà con me e mi ha parlato benissimo di questa terra. Si è trovato veramente bene sia con le persone che con l’ambiente. Ci sono venuta solo una volta in cui ho disputato a Catania una Final Four di Coppa Italia ma sono rimasta soltanto il tempo delle partite. Conosco poco e non vedo l’ora di scoprirla. Amo viaggiare, scoprire prodotti locali. Ho tante aspettative”.
La centrale trentina è rimasta sempre legata agli ambienti in cui ha giocato: “Ho vissuto tantissime belle esperienze. Ho avuto la fortuna di giocare in tanti top club e con atlete fortissime. Penso all’anno fantastico di Casalmaggiore, dove ho vinto la Champions. Penso sia il sogno di ogni atleta una manifestazione così importante. Ricordo che avevamo un gruppo davvero notevole, con atlete di assoluto spessore tra cui Piccinini, Stevanovic, Gibbemeyer e Lloyd. Però, ciò che ha fatto sì che raggiungessimo questo traguardo è l’aver creato un gruppo unito, sia in campo che fuori. Ci siamo divertite davvero tanto. Questo è un po’ il segreto del successo in uno sport di squadra come la pallavolo”.
Anche Bergamo e Busto Arsizio, due templi della pallavolo nazionale: “Sono due realtà che in qualche modo si assomigliano, mettono al centro il tifoso. C’è un grosso seguito ad ogni partita e, personalmente, sono rimasta molto legata a tante persone conosciute in entrambi i posti. Sia Bergamo che Busto lavorano molto sulla fidelizzazione del tifoso, farlo sentire parte della squadra; un aspetto dal quale tante altre società dovrebbero prendere esempio. Per me, che ho studiato marketing e comunicazione, è stato importante vedere come gli addetti di entrambe le società lavorano. Sono due realtà con una tifoseria molto calda”.
A Pesaro anche un campionato di A2 con promozione finale: “Siamo arrivate alla fine della stagione con una forma fisica strepitosa. Abbiamo iniziato i play-off in condizioni ottimali, siamo riuscite a dare il 10 % e avremmo potuto giocare ancora altri due mesi. Dietro un grandissimo lavoro da parte dello staff e del preparatore Mencaccini. Anche in questo caso a fare la differenza il gruppo. Con le compagne di allora siamo anche amiche, ci sentiamo e se possiamo ci incontriamo ancora. I successi derivano proprio dal gruppo”.
Un po’ di amaro in bocca resta dopo l’ultimo anno a Trento: “È stata una stagione difficile con molta sfortuna. Abbiamo avuto tanti infortuni, soprattutto in avvio di campionato. Ovviamente, gli obiettivi erano altri. Ero tornata a casa con una grande carica e tante aspettative che non hanno trovato riscontro sul campo. L’idea era di portare in alto la maglia della mia città ma non ci siamo riuscite”.
Adesso la maglia dell’Akademia per tornare a vincere trofei: “Sarà una bella stagione. Sicuramente la A2 è impegnativa; ci manco da tanto, ma conosco i roster delle varie squadre. Sarà un campionato molto equilibrato. Ci sono tante realtà che stanno investendo per fare il salto di categoria. Vengo a Messina per vincere: è l’obiettivo mio e di tutte le ragazze che faranno parte della squadra. Dovremo essere brave a unirci e lottare per questa meta. L’ambiente è molto caldo, la società lavora benissimo e ci faciliterà. Ce la metteremo tutta perché Messina merita di stare sul palcoscenico di A1”.