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Oggiano: “A Messina grande euforia. Gruppo compatto, mi ha subito integrato”

Ha già esordito nei minuti finali della vittoriosa gara di Paternò, dopo essere sbarcato in giallorosso proprio nell’ultimo giorno di mercato. Sul biglietto da visita di Fabio Oggiano ci sono qualità ed esperienza. Nel rush finale per la corsa alla promozione, dove mancherà per infortunio Addessi e i guai fisici di Arcidiacono potevano creare qualche grattacapo di troppo, Novelli avrà tra le sue armi anche l’ex attaccante esterno dell’Albalonga.

Oggiano e Del Regno
Il nuovo attaccante Fabio Oggiano in posa con Carmine Del Regno

“Ho trovato una squadra molto compatta che si poggia su grande euforia anche da parte della città, lo noto quando vado in giro. Il gruppo è eccezionale e molto preparato. È difficile entrare in una squadra collaudata, ma farò del mio meglio, ci sono obiettivi ambiziosi. Vogliamo ripartire al massimo delle nostre possibilità” ha detto Oggiano a Radio Night.

“I miei compagni mi hanno accolto al meglio – ha aggiunto – facendomi integrare subito e rendendomi partecipe di questo progetto. Volevo da subito cercare di essere decisivo per dare il mio contributo. Mister Novelli esige molto con un lavoro che si divide nelle due fasi, sta attento a tutti i dettagli. È una rosa molto ampia e competitiva con ogni ruolo ben coperto”. 

Oggiano
Il calcio di rigore trasformato da Oggiano contro il Messina in C

Dopo la chiamata ricevuta non ha esitato un attimo ad accettare la proposta dell’Acr e quindi a lasciare in anticipo il Lazio: “Non ci ho pensato due volte alla possibilità di venire a Messina e sono arrivato in città in macchina appena otto ore dopo la chiamata. Nella mia squadra, invece, le condizioni erano cambiate e avevo meno spazio. Prediligo essere un attaccante esterno nel 4-3-3“. 

“Il direttore D’Eboli ha sottolineato Oggiano – non ha fatto mancare nulla nella costruzione della squadra. Se hai due giocatori per reparto non avrai difficoltà in un torneo come questo. Come giocatori siamo chiamati a dare sempre il massimo, è questo il nostro lavoro e ce lo richiede la società. Puoi fare due squadre e la differenza non si nota perché il gruppo è ampio. Qui sei chiamato a dare il massimo per metterti in mostra in settimana e poi la domenica”. 

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