Vi avevamo rivelato che le piste rappresentate da Roberto Amodio e da Fabio Lupo non erano state battute dai dirigenti dell’ACR Messina. I diretti interessati hanno smentito i contatti con la società. Anche perché il primo è ancora collaboratore esterno della Juve Stabia e non dovrebbe lasciare la Campania, mentre il secondo è un nome vicino a Giuseppe Tambone, che è rientrato in Abruzzo senza avere definito alcun accordo con il presidente Natale Stracuzzi. Ed allora dopo Totò Cocuzza ed Alessandro Parisi (clicca qui per rileggere le interviste ai due ex) i giallorossi potrebbero guardare ancora al loro passato.
Il nome caldo in queste ultime ore è infatti quello del 46enne foggiano Antonio Obbedio, autentica bandiera del FC, che sarebbe stato addirittura avvistato in città. Il diretto interessato però conferma soltanto in parte: “Ci potrebbe essere qualcosa. Sono stato contattato da qualche dirigente e dal tecnico Arturo Di Napoli, ma al momento sinceramente preferisco non sbilanciarmi”. Come vi stiamo raccontando direttamente dall’NH Vittorio Emanuele di Roma, soltanto dopo Ferragosto il Messina potrebbe avere le prime indicazioni sulla riammissione in Lega Pro o sull’eventuale permanenza in D. Per l’ex direttore sportivo del Savoia questo non è comunque un fattore decisivo: “Per me non è certo un fatto di categoria. Chi ricorda cosa ho fatto in passato per il Messina comprenderà bene quanto sono legato a questa città”. Per lui parlano d’altronde le due promozioni che hanno portato i giallorossi dalla C2 alla B e le 96 presenze con la biancoscudata collezionate tra il 1999 ed il 2002. Chiusa la carriera in provincia, nell’Igea Virtus (31 i gettoni), le esperienze dietro la scrivania, prima ad Ancona e poi a Torre Annunziata, dove per la verità la stagione è stata quanto mai turbolenta e si è conclusa con il declassamento in D dopo la discussa sentenza del Coni che ha “resuscitato” la Reggina.
Ma Obbedio aveva già salutato la compagnia e non a caso non aveva incrociato il Messina da avversario neppure in occasione della sfida al “Giraud”, valida per l’ultima giornata della stagione regolare. Nelle prossime ore capiremo se la nuova proprietà dell’ACR riuscirà a riportare in riva allo Stretto un altro tassello di un passato glorioso che adesso sembra soltanto un pallido ricordo.