A margine della seconda amichevole estiva disputata a Montepulciano, abbiamo ascoltato il direttore sportivo del Messina Antonio Obbedio, soddisfatto più per l’atteggiamento della sua squadra che per il gol partita siglato da Forte nel finale.
“È stata una buona partita – ha esordito –. Il risultato conta poco sinceramente e non mi interessa. Abbiamo evidenziato già una discreta organizzazione, considerando comunque che ci mancava ancora qualche elemento e non siamo al completo. Ho appurato con piacere che siamo già una squadra, un gruppo che in fase di non possesso sa soffrire e sa mettersi dietro la linea della palla. Ci sono state quindi indicazioni discretamente positive”.
L’Acr è sceso in campo con cinque under nell’undici titolare (uno in più di quanto imporrebbero i regolamenti) e un solo over in panchina, terminando la gara con ben sette juniores. A pesare l’indisponibilità di Esposito, destinata a prolungarsi ancora un po’: “Abbiamo avuto l’esito di un’ulteriore ecografia che ha effettuato in un centro specializzato a Pisa. Tra due settimane dovrebbe rientrare in gruppo. Speriamo di averlo a disposizione per la prima gara di campionato”.
L’ultimo tesseramento in ordine di tempo è quello di Gaetano Ungaro: “Lo abbiamo scelto perché è un centrale che in una difesa a tre gioca indifferentemente da centrale e da marcatore. Ha grande personalità, cattiveria agonistica, freschezza anagrafica e uno spessore umano e caratteriale che rispecchia le caratteristiche dello spogliatoio che abbiamo costruito fin dall’inizio”.
Dal mercato arriveranno almeno tre novità sostanziali: “Nel reparto difensivo ci fermiamo un attimo, non escludendo però un colpo a fine mese o a campionato iniziato. Ovviamente considerando il modulo scelto dal mister avremo bisogno di un altro over in mezzo al campo e di due attaccanti, con caratteristiche differenti tra di loro”.
A scompaginare i piani del Messina ci ha pensato ancora una volta la Lega. Dopo la finale disputata a maggio, Giordano e compagni avrebbero dovuto saltare il turno preliminare e invece saranno regolarmente in campo due settimane prima del previsto. Un’amara sorpresa anche per Obbedio: “Non è una cosa piacevole. Lo staff aveva programmato la preparazione per arrivare al primo settembre con il 70 o l’80% della condizione fisica. Giocare la Coppa già il 18, con la squadra incompleta, al 50 o al 60% della condizione, è un rischio anche perché potremmo subire qualche infortunio. Abbiamo iniziato ad allenarci soltanto il 28 luglio e dopo tre settimane avremo già un impegno ufficiale. Dobbiamo accettare questa situazione, purtroppo fa parte del gioco. Proveremo a farci trovare pronti già a Ragusa”.
I primi due test e la presenza di un Crucitti in gran palla hanno già originato qualche piccola variante di modulo: “Dal 3-5-2 al 3-4-1-2 cambia poco. I calciatori che abbiamo scelto tatticamente sono molto duttili e dovranno interpretare bene le varie fasi del gioco. È compito del mister, che ha già lavorato in settimana a questo cambio di modulo”.
Le ultime indiscrezioni danno il Palermo e il Savoia (al posto della Turris) nel concentramento più meridionale. Obbedio non ama commentare le speculazioni e la sua ultima risposta è eloquente: “Mi aspetto soltanto di essere nel girone I”.