Nonostante le tante energie profuse, Cutugno si è presentato, a poche ore di distanza, con disarmante entusiasmo in pedana per misurarsi nel fioretto. Nel confronto d’esordio, è stato battuto, ancora per una stoccata (5-4), da Simone Macchi (Scherma Navacchio), uno dei nomi più importanti, in passato, della Nazionale italiana giovanile. L’avvio in salita non ha turbato, però, la concentrazione del portacolori dello Stretto, che si è prontamente riscattato regolando nell’ordine: il bellunese Alberto Grandini 5-0, Davy Mariotto (Lame Trevigiane) 5-1, il friulano Iuri Bottos con il punteggio di 5-0, Cesare Gangi (Piccolo Teatro Milano) per 5-1 ed il torinese Roberto Castelli, sempre per 5-1. Percorso netto nelle dirette, dove ha eliminato, tra gli altri, anche l’ostico Roberto Pulega del Piccolo Teatro Milano (10-7). Sul 6-6, Cutugno ha incassato un brutto colpo al volto, ma, dopo una sospensione di dieci minuti, ha trovato forza e lucidità per assicurarsi il successo sul lombardo con uno strepitoso parziale di 4-1.
Nell’ultimo atto, è andata in scena la rivincita con Macchi, che questa volta si è dovuto arrendere per 9-8. “E’ un oro speciale – dichiara Cutugno – non era facile, infatti, riuscire ad imporsi dopo lo forzo fisico della spada ed il poco tempo avuto per recuperare. Nel primo incontro con Macchi ho badato, soprattutto, a studiare la sua scherma e ritrovare brillantezza. Quando ci siamo rincontrati sapevo come controbattere ed ho avuto il coraggio di attaccarlo quando mancavano solo 2 secondi dal termine”.
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