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Nunnari (Asd Gazzi): “Le bocce uno sport per anziani? No e vi spiego perchè”

E’ inutile negarlo, alcuni sport godono di una certa etichetta che si portano dietro fin dalle proprie origini. Il calcio, ad esempio, unisce ceti sociali e generazioni, mentre il tennis e il golf sono considerate disciplini “nobili” perché praticate in circoli privati. Ma qualche volta queste etichette sono gratuite e non corrispondono alla realtà.

Le bocce rientrano in questi casi. Da sempre considerato un gioco adatto più agli anziani che lo praticano in ambito dopolavoristico, spesso non attrae i giovani che erroneamente non lo considerano uno sport. Un pregiudizio che, invece, non rende merito ad una disciplina che richiede molto allenamento pratico ma anche mentale, considerato che i tornei possono durare anche parecchie ore.

Filippo Nunnari è uno dei componenti storici dell’Asd Gazzi

A Messina c’è una notevole tradizione bocciofila, fatta di sacrifici economici e passione da chi porta avanti progetti sportivi rimettendoci di tasca propria, dovendo fare i conti con una realtà che non mette a disposizione strutture all’altezza per allenamenti o gare. L’Asd Gruppo Bocciofilo Gazzi è una delle quattro società cittadine che da diversi anni competono a livello provinciale, regionale e nazionale, in tornei riconosciuti dalla FIB (Federazione Italiana Bocce).

Filippo Nunnari è uno dei componenti storici di questa società: “Facciamo attività agonistica a tutti gli effetti e nelle ultime due gare che si sono svolte in città abbiamo ottenuto un primo ed un secondo posto. Il 22 marzo si sarebbero dovuti svolgere i tornei regionali a Trapani, ma purtroppo l’emergenza Coronavirus ha fatto slittare questo appuntamento a data da destinarsi. L’anno agonistico è iniziato da poco e di fatto si chiude tutto il 30 settembre per riprendere con l’anno nuovo. Noi ci muoviamo con mezzi propri e non sempre è comodo andare in trasferta. Svolgere questa attività a livello agonistico richiede molta passione”.

L’Asd Gazzi partecipa anche a tornei nazionali

Nunnari ci tiene a sfatare il falso mito per cui le bocce sarebbero un gioco praticato soltanto da anziani: “Purtroppo nel meridione d’Italia si associa erroneamente il gioco delle bocce agli anziani o comunque agli ambienti dopolavoristici, ma non è così. È uno sport che richiede parecchia preparazione atletica ma soprattutto mentale. I tornei prevedono gare ad eliminazione diretta e chi ha la fortuna e la bravura di arrivare fino in fondo ci arriva dopo sei o sette partite, in pratica si inizia a giocare la mattina e si finisce la sera e farlo con una certa tensione addosso non è facile. E’ chiaro – ha continuato Nunnari – che praticare questa disciplina a livello dopolavoristico è una cosa, farlo a livello agonistico come lo facciamo noi è un’altra e il fatto che ci siano giocatori Under 50 lo dimostra”. 

L’Asd Gazzi deve fare i conti con i problemi strutturali di una città che troppo spesso gira le spalle alle realtà sportive locali: “A Messina, fino a qualche anno fa, c’erano ben nove società, adesso sono rimaste solo in quattro. Purtroppo non si hanno aiuti di nessun genere, non c’è un bocciodromo comunale. Erano stati allestiti dei campi a Villa Dante che sono stati abbandonati e ristrutturarli sarebbe un bel segnale verso tutto il movimento. Noi ci alleniamo in via San Cosimo, lì ci sono due campi in alcuni locali di proprietà di Ferrovie dello Stato. Nella nostra società contiamo circa quindici tesserati che partecipano attivamente ai tornei che si possono svolgere a livello singolo o a squadre composte da due o tre giocatori”.

Filippo Nunnari e l’Asd Gazzi a un evento nazionale

L’obiettivo di Nunnari e dei suoi compagni è quello di riportare l’Asd Gazzi agli antichi splendori: “Questa società, sotto un certo punto di vista, sta rinascendo. Per qualche tempo non è stata affiliata alla Federazione per via delle precarie condizioni di salute del presidente, persona dotata di una passione non comune. Dopo circa dieci anni abbiamo avuto la possibilità di riformare la società grazie all’aiuto del presidente e ci stiamo togliendo delle soddisfazioni. Avevamo organizzato una gara per il 26 aprile ma purtroppo temo che la dovremo rinviare a data da destinarsi per via dei fatti che tutti conosciamo”.

Antonio Macauda

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