La lotta per evitare i playout si è tramutata nel giro di qualche settimana in bagarre per scongiurare la retrocessione diretta. Scenari impensabili sino a gennaio, ma resi realtà dal cammino da incubo compiuto dal Messina nel girone di ritorno. Appena 6 punti in dodici gare per Corona e compagni dopo il giro di boa, con una sola vittoria all’attivo: nessuno ha fatto peggio. La Paganese, con 9, è la penultima nella speciale graduatoria. Inevitabile che il terreno perso sia consistente. In chiusura dell’andata i peloritani erano infatti quint’ultimi appaiati a Melfi e Martina a quota 20, a + 5 sull’Ischia e a + 7 sul Savoia, con ben dieci lunghezze sull’Aversa e undici sulla Reggina (gravata della penalizzazione poi cancellata). Il nono posto, occupato all’epoca da Paganese e Barletta, era però distante appena tre punti e nel mirino sembravano anche Vigor (24), Lupa Roma e Cosenza (22). La classifica ora spaventa terribilmente.
Quale il borsino a sette gare dal termine ? La Reggina, reduce da due pesantissime vittorie consecutive contro Aversa e Melfi, è tornata in corsa, forse contro ogni pronostico, per non precipitare in D già il 10 maggio. Il gol segnato sabato da Di Michele, al 92’, può rappresentare lo spartiacque nel torneo degli amaranto. L’Ischia, dopo un periodo buio, ha dato segnali di risveglio, centrando due pareggi di fila contro le quotate Casertana e Juve Stabia. L’Aversa ha perso le ultime due sfide, ma di punti nel girone di ritorno ne ha collezionati ben 15, cambiando letteralmente marcia. Il Savoia, battuto nettamente al “San Filippo” per 3-0 lo scorso 6 gennaio, quando si presentò in riva allo Stretto imbottito di giovani, in barba alle difficoltà societarie ed alla possibile penalizzazione, ha costretto al pari la Paganese e nelle quattro più recenti uscite messo insieme 7 punti. Tradotto: il Messina sta oggi peggio di tutte per ruolino e morale. La non abitudine a lottare con il coltello tra i denti per mantenere la categoria, rispetto ad avversarie che in estate giocoforza erano già consapevoli del tipo di campionato che sarebbero state chiamate ad affrontare, è un altro handicap per il rush finale.
Guardando in su appare difficile che una delle cinque possa sperare di scongiurare l’appendice dei playout, sebbene siano meritevoli di attenzione i calendari di Paganese, opposta in rapida successione alle big Benevento e Salernitana, e Melfi, destinato ad essere arbitro dei playoff dovendo sfidare le formazioni che attualmente si trovano dalla terza alla sesta posizione in graduatoria. Più probabile, però, che Savoia, Messina, Aversa, Reggina e Ischia diano vita ad un mini-campionato nel quale sarà definita la griglia playout e soprattutto sancita la scomoda poltrona da ultima della classe che porta dritti dritti in Serie D. Ad eccezione dei cugini d’oltre Stretto, sconfitti sia all’andata che al ritorno, la squadra di Di Costanzo deve ancora affrontare le altre tre, a cominciare dall’Aversa, avversaria sabato prossimo al “Bisceglia” nel primo drammatico spareggio.
Il calendario della lotta salvezza
(in MAIUSCOLO le gare in trasferta, in minuscolo quelle in casa)
Paganese 34 BENEVENTO, Salernitana, V. LAMEZIA, Aversa, CATANZARO, Martina, FOGGIA
Lupa Roma 34 ISCHIA, Vigor Lamezia, SALERNITANA, Melfi, SAVOIA, Aversa, CATANZARO
Melfi 32 Barletta, CASERTANA, Lecce, LUPA ROMA, Juve Stabia, MATERA, Cosenza
Savoia 27 Matera, COSENZA, Juve Stabia, REGGINA, Lupa Roma, CASERTANA, Messina
Messina 26 AVERSA, Martina, CATANZARO, Ischia, BENEVENTO, Salernitana, SAVOIA
Aversa 25 Messina, JUVE STABIA, Barletta, PAGANESE, Cosenza, LUPA ROMA, Matera
Ischia 25 Lupa Roma, REGGINA, Cosenza, MESSINA, Matera, LECCE, Barletta
Reggina 25 (-1) SALERNITANA, Ischia, BENEVENTO, Savoia, FOGGIA, Catanzaro, MARTINA