Si è svolto a Battipaglia il primo vertice societario programmatico in vista della prossima stagione, quella del ritorno in Lega Pro per l’Acr Messina. Categoria che la città dello Stretto ritrova dopo l’esperienza della società di Lo Monaco, Stracuzzi e Proto, che rinunciò alla terza serie, originando l’ennesimo ritorno agli Inferi per il calcio cittadino.
Nel centro della provincia di Salerno si sono incontrati il presidente Pietro Sciotto e il suo socio Carmine Del Regno. Non ci sono invece conferme sulla presenza dell’imprenditore Antonio De Sarlo, che è nativo proprio di Battipaglia e dopo l’esperienza comune con Del Regno e Di Santo a Rieti, era stato affiancato l’estate scorsa all’Avellino e nelle ultime settimane all’Imolese, altro club di C appetibile anche perché gestisce il Centro Sportivo Corso Bacchilega, composto da sei campi da calcio che sorgono a un passo dall’Autodromo Dino ed Enzo Ferrari. De Sarlo ha già siglato un preliminare che lo potrebbe presto portare a rilevare il club emiliano.
In riva allo Stretto sembra invece al momento più lontana l’ipotesi di un aumento delle quote da parte della compagine campana, che resta ferma al 30%, con la maggioranza saldamente nelle mani di Sciotto. Sei mesi fa Enzo Bove annunciò l’intenzione di scalare ulteriormente il club, per arrivare a due anime azionarie dallo stesso peso, ma nel frattempo l’imprenditore salernitano, socio di Del Regno nelle attività di ristorazione, è definitivamente uscito di scena.
Se sul fronte societario gli equilibri restano immutati, anche sul campo si ripartirà dalle conferme. Non sembra in discussione il tecnico Raffaele Novelli, nonostante le indiscrezioni piovute anche a campionato in corso dalla Campania, che sponsorizzavano la candidatura di Eziolino Capuano, molto vicino al ds della Salernitana Angelo Fabiani. Il club granata vive peraltro settimane impegnative. Il trust “ritoccato” dalla Federcalcio pone rigidi paletti al presidente della Lazio Claudio Lotito e al cognato Marco Mezzaroma.
Per sancire una discontinuità effettiva, sembra infatti che ben dodici calciatori che erano legati ai biancocelesti non potranno più essere tesserati, su tutti l’argentino Casasola, l’ivoriano Gondo e il brasiliano André Anderson. Motivo per il quale Fabiani, che potrà rimanere al suo posto anche dopo la cessione del club a una nuova proprietà, ha tanti grattacapi da gestire nell’anno dello storico ritorno in A. Soltanto in una seconda fase si potrà magari discutere con il Messina qualche operazione di mercato.
Novelli detterà ovviamente le sue priorità, provando a trattenere tutti i big, anche se due pilastri dello spogliatoio, come il difensore Sergio Sabatino e il centrocampista Domenico Aliperta, hanno già ricevuto le avances dell’Arezzo. Tra gli under chances concrete di permanenza per il portiere Leonardo Caruso, che si è svincolato dal Rieti, e per il difensore Bruno Cascione, che non è più legato al Bari.
Numerosi gli under che dovrebbero invece rientrare alla base, come Giofrè e Crisci, di proprietà dell’onnipresente Salernitana, con cui si potrà discutere il loro destino, Izzo, il cui cartellino è del Genoa, Mazzone, tesserato con la Virtus Francavilla, e Polichetti, che rientrerà al Bari.