Paternò steso da un gol di Cristiani e quarta di vittoria di fila. Tanti i motivi per gioire in casa Acr Messina, a cominciare dalla conquista del primo posto in classifica, ma il tecnico Raffaele Novelli smorza subito i facili entusiasmi: “Continuo a dire che la classifica non la guardo. Alzo gli occhi e se c’è stato un lavoro di qualità e di grande applicazione, intensità, interpretazione allora so che abbiamo guadagnato qualcosa. Adesso la classifica è povera di valori, la devi alimentare con prestazioni e lavoro qualitativo”.
Sulla disamina di Catalano, invece, Novelli non è affatto d’accordo: “Rispetto la valutazione del mio collega ma non posso condividerla. Non abbiamo subito un tiro in porta, abbiamo creato quattro-cinque palle gol. Abbiamo preso un palo e una traversa nella stessa azione. Loro si sono messi sempre dietro la linea della palla ed hanno fatto la gara su di noi. Abbiamo avuto pazienza nel trovare il gol. Pur avendo perso tre attaccanti esterni, la squadra ha avuto dei meriti, al di là degli interpreti. Dire che non abbiamo meritato ci toglie meriti, ma ognuno è libero di farlo. Il loro gol era in netto fuorigioco e potrei anche io riparlare degli errori ricevuti finora, con rigori contro toccati due volte e convalidati, ma non lo faccio perché penso che parlare degli arbitraggi ti leva concentrazione sul lavoro dei ragazzi in organico”.
Gli infortuni tolgono però qualche sorriso in vista dei prossimi impegni. L’allenatore dell’Acr punta l’indice soprattutto verso le condizioni del terreno di gioco: “Bisogna evidenziare come si sono fatti male i nostri atleti. Il rettangolo di gioco procura fatica nel farci giocare, è chiaro. Anche se noi non ci alleniamo nella ripresa abbiamo utilizzato la fascia laterale. Chi si è fatto male ha subito falli evidenti e mi aspettavo a decisioni diverse prese dall’arbitro, ma adesso dobbiamo pensare che questa è una vittoria che gratifica. Dobbiamo cercare di recuperare i giocatori che si sono fatti male, ma va evidenziato lo spirito di squadra perché sì è giocato anche per i tre che sono usciti. Bollino è entrato con partecipazione, Arcidiacono non riusciva a stare in campo e Addessi aveva grande voglia. Gli altri hanno giocato per loro, è lo spirito giusto che ci deve sempre appartenere”.
Domenica un altro test probante, la sfida in trasferta con il Santa Maria Cilento. In questa fase il calendario non dà troppa tregua: “C’è già capitato di vivere un calendario con tanti impegni. È un fattore di crescita perché se siamo sazi per queste quattro partite andremo in difficoltà. Se vogliamo ridurre le difficoltà sappiamo cosa fare anche in periodi così. Ad esempio il terzino Mazzone da terzino si è alzato molto e ha spinto continuamente”.