Per l‘Acr Messina è il momento della verità. A +2 sull’Fc, il coronamento del sogno promozione passa dalla sfida casalinga di mercoledì contro il Marina di Ragusa e dall’ultimo impegno in casa del Sant’Agata. Il tecnico Raffaele Novelli, ai microfoni di Radio Night, vive così questa vigilia particolare dopo una lunghissima attesa: “Gli altri hanno deciso, ci sarebbero da dire tante cose ma ora è il momento di giocare e di farsi trovare pronti. Il lato sportivo è secondario, intanto viene l’aspetto umano e della salute. C’è grande dispiacere per i calciatori del Marina di Ragusa e il loro dirigente. Molte volte discutiamo dell’aspetto calcistico, ma ci sono stati tanti milioni di morti nel mondo per un virus che ha colpito tutti. Nessuno può farsi maestro nella prevenzione, basta un attimo di distrazione e quando si vive un gruppo poi le difficoltà dell’uno diventano di tutti. Il mio senso di squadra è nello star vicini a questi calciatori positivi e spero che possano salvaguardare la salute che è primaria al di là del calcio”.
Gli iblei, colpiti da sette casi di positività al Covid tra i calciatori che avevano portato al precedente rinvio, dovrebbero giungere al “Franco Scoglio” in formazione rimaneggiata. Novelli non intende comunque abbassare la guardia e avverte i suoi: “Ho parlato con i ragazzi e qualunque sia la situazione del Marina di Ragusa dobbiamo essere pronti ad affrontarli. Sicuramente avranno rabbia e determinazione, in questi casi si combatte ancora di più e si moltiplicano le forze. Hanno qualche assenza, ma avevano fatto bene nelle ultime partite e hanno dei giocatori importanti nell’attacco alla profondità. Indipendentemente dai loro interpreti che scenderanno in campo per noi non cambierà niente, dovremo avere quella maturità e quel credo calcistico per arrivare in fondo”.
Marina di Ragusa e poi Sant’Agata. In 180′ si decide la promozione che l’Acr vuole finalmente agguantare: “Dobbiamo pensare soltanto a questa gara, non alla successiva di sabato, senza guardare agli altri campi. Bisognerà avere tranquillità e spensieratezza per esprimerci e trovare degli spazi, contro una squadra ben organizzata e chiusa, senza isterismi e frenesia, con la giusta razionalità. Abbiamo già vinto delle partite così e non ci sarà nulla di diverso dalle altre. Se non avessimo fatto le cose bene prima non saremmo arrivati ad oggi”.
I tifosi, che non saranno presenti allo stadio mercoledì dato che si giocherà ancora a porte chiuse, faranno sentire la loro vicinanza alla squadra nelle ore precedenti al match, recandosi al “Franco Scoglio”. Un appello che ha scaldato il cuore di Novelli, che ringrazia anche la proprietà per i tanti sacrifici economici: “Dal primo giorno abbiamo avvertito quella vicinanza e quella passione forte da parte dei tifosi. Qui ci sono grande tradizione, cultura e una storia importante. Si è fatto calcio a livelli alti, è una piazza che merita. Ogni tifoso vuole che si raggiunga il massimo degli obiettivi ma a volte si deve fare i conti anche con gli aspetti economici per le società. Già c’erano difficoltà specie in Italia e col Covid le cose sono peggiorate, senza entrate e sponsor. Chi sopravvive nel calcio di oggi va elogiato e rispettato, perché i primi investimenti si pensa di farli nella famiglia e nella propria attività, ma molti espongono i loro capitali nel calcio che è un di più e che non porta entrate, dobbiamo capirlo tutti quanti. Il calcio senza la passione dei tifosi non è niente, vederli allo stadio è qualcosa di bello, che trascina. Ci mancano tantissimo e speriamo di vedere gli stadi pieni già dal prossimo anno”.