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Messina

Novelli: “Ho perso mio zio, gli dedico questa vittoria. Onore al Marina”

L’Acr Messina è a un passo dalla promozione in C dopo il 3-0 inflitto al Marina di Ragusa. Il tecnico giallorosso Raffaele Novelli rende merito agli avversari e gli è vicino per il difficile momento: “La squadra è partita bene, abbiamo fatto i primi 30′ di qualità, poi non mi sono piaciuti gli ultimi 15′ del primo tempo quando ci siamo allungati, concedendo qualcosa e dando morale a una squadra che ha avuto tante vicissitudini. Mi dispiace tantissimo, ma in questi frangenti bisogna pensare più che al calcio alla salute e alla vite umane, considerando quanti nel mondo sono morti per la pandemia. Fa onore a questa squadra essere scesa in campo con orgoglio e dignità. Spero che i positivi possano recuperare presto e senza conseguenze”. 

Raffaele Novelli
La grinta di mister Raffaele Novelli (foto Fabrizio Pernice)

Il serio infortunio di Lavrendi l’unica nota stonata della partita, ma Novelli apre il suo cuore e racconta anche di un grave lutto familiare: “Giovanni sarà valutato, ha avuto un infortunio, stava facendo molto bene e quello che possiamo fare è dedicargli questa vittoria. Anche per me è stata una settimana particolare, ho perso mio zio che per me è stato come un padre. Non sono stato il giorno del funerale accanto a lui e la vittoria mi ha dato qualcosa per gioire nella tristezza che c’era. Ieri sono venuti i tifosi allo stadio, con la loro passione ci hanno incitato sin dal primo giorno. Sappiamo che adesso ci vuole l’abbraccio forte sabato e dovremo costruirlo con pazienza, maturità e intelligenza. Bisogna lavorare ancora tanto”.

Un campionato interminabile che si concluderà a luglio come mai accaduto prima all’allenatore salernitano: “Non sono stanco, io amo il mio lavoro e ho piacere di farlo. L’anno scorso sono stato fermo a casa perché se non ci sono progetti preferisco fare così e non essere a busta paga. Mi mancavano il rettangolo di gioco e piazze come questa, dopo aver allenato Salernitana e Foggia: conosco la tipologia dei tifosi. Qui c’è grande cultura e tradizione calcistica. Restano 97-98 minuti da giocare e dobbiamo essere bravi a capirlo”.

tifosi Messina
Festa grande per i tifosi: la promozione è ad un passo

Dal rocambolesco pari dell’andata sul campo del Marina di Ragusa a questa vittoria, ottenuta un girone dopo, che sa di ipoteca sulla Serie C. “Si tratta di incidenti di percorso. A volte andavamo a giocare su un campo difficile e abbiamo fatto risultato quando nessuno se lo aspettava. Vedete anche gli Europei, non si può dare nulla di scontato, tutti sanno fare le due fasi di gioco. Occorre avere l’umiltà di capire che non servono i nomi ma dipende dalla fame che si ha dentro. L’unico che vinceva le gare da solo era Maradona, potevi triplicare la marcatura che trovava la giocava. Adesso i Maradona sono il collettivo e l’organizzazione di squadra”.

“Ho un gruppo di bravi ragazzi e così viene tutto facile. L’allenatore deve esprimere delle idee, un programma e un progetto tecnico e umano. Singolarmente non si va da nessuna parte, col collettivo si può crescere tutti. Ho trovato una squadra disponibile e ho avuto il piacere di allenarla, lo staff tecnico in questo modo si arricchisce” ha aggiunto il tecnico.

Arcidiacono
Arcidiacono è tornato in rete (foto Fabrizio Pernice)

Per la promozione si deciderà tutto al fotofinish, come Novelli aveva ampiamente previsto. A Sant’Agata, contro una formazione già salva, l’Acr è chiamata a centrare l’obiettivo di una stagione: “Quanto dicevo era frutto di esperienza accumulata negli anni vedendo un campionato equilibrato con squadre organizzate e buoni giocatori. Avremo una partita molto difficile col Sant’Agata, quando si incontra l’Acr si dà qualcosa in più. Ha un allenatore molto bravo come Giampà che ho avuto da calciatore e l’ha fatta giocare bene. Sono felice per lui che ha raggiunto la salvezza matematica”.

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