L’Acr Messina tornerà in campo domenica, a un mese e mezzo di distanza dall’ultima uscita ufficiale con il Fc. Rispetto a quanto si immaginava soltanto poche ore fa, l’avversario sarà la Gelbison e non il Roccella.
Il tecnico Raffaele Novelli è consapevole dell’opportunità rappresentata dal recupero, che potrebbe riportare i peloritani a due punti dalla vetta, agganciando Santa Maria Cilento e Biancavilla, ma anche dalle insidie: “Test semplici non ce ne sono. Non giochiamo da oltre un mese così come le altre squadre. Loro invece giocando il recupero hanno ripreso il clima campionato. Faremo una settimana tipo per abituarci ai ritmi più intensi. Tutta la squadra è disponibile, vedremo di arrivare con intensità e qualità per tutti i novanta minuti a questo appuntamento”.
Dal mercato sono arrivate due novità: “Manfrellotti lo conoscevo, ha caratteristiche importanti e diverse da Foggia e ci darà una grossa mano. Zaine l’ho avuto con me nella primavera del Genoa e all’Aversa Normanna. Lo conosco bene, deve riprendere dal punto di vista fisico. Rappresentano due opzioni in più che innalzano la qualità”.
Il tecnico salernitano insisterà sul 4-3-3 che ha garantito una notevole produzione offensiva, macchiata soltanto dalla mancanza di cinismo sotto porta: “Il modulo e l’idea di gioco restano le stesse, possono variare però gli interpreti dall’inizio o a gara in corso, anche a seguito di infortuni o perché la nostra rosa è ampia e permette di decidere eventuali variabili. Lo stop sarà servito se ci mostreremo qualità sia dal punto di vista mentale che tecnico-tattico. Il campo ci darà una risposta”.
C’è attesa per i dettagli del nuovo protocollo, che impone tamponi nei giorni antecedenti ogni gara, anche se non è ancora chiaro quanti dovranno essere i positivi per potere richiedere il rinvio di un match: “Trovo giusto che arrivi un nuovo protocollo, perché continuare su questa strada non andava bene. Con un calciatore positivo si bloccava una gara, adesso se ne dovranno avere tre o quattro positivi per fermare un match. La tutela della salute è prioritaria, speriamo di uscire tutti presto da questa situazione e di avere tutti un beneficio anche a livello psicologico”.
Novelli ribadisce ancora una volta la sua filosofia zemaniana: “I tre punti arriveranno attraverso la ricerca del gioco. Dovremo essere più concreti, bravi a costruire in difesa e centrocampo e più belli nella finalizzazione non solo con gli attaccanti ma anche con centrocampisti e difensori. È una questione di mentalità: se metti qualità nel lavoro poi è normale che si muova anche la classifica”.
L’ex tecnico della Pro Patria chiede assoluta abnegazione e spirito di gruppo: “Ognuno di noi quando sottoscrive un contratto sa che in partita deve dare tutto sia in fase di possesso palla che senza. Bisogna creare un gruppo unito, in cui ognuno lavori in funzione dell’altro nelle due fasi di gioco, per passare dalle transizioni negative a quelle positive sempre con il sorriso”.