Tamponamenti a catena sulla strada verso il Natale. In Serie D, al 16° turno, tutto è infatti bloccato tra l’inizio e la fine della classifica. Una nuova empasse riporta quasi ai blocchi di partenza, se 9 squadre stanno in (precario) equilibrio nel raggio di appena 2 punti. E non si vede già più il Bari, che si permette il lusso di complicarsi la vita per portare il suo vantaggio in doppia cifra, a 11 punti.
Si sganciano, ancora un po’, le tre sul piano inclinato della retrocessione diretta. Inclusa l’ACR Messina, che torna alla propria routine. Non galleggia più l’Acireale, ma più veloce affonda il Gela. Rimbalzano Castrovillari e Locri, che riportano il campionato in Calabria. L’orgoglio del Troina resetta però i conti in zona play-off, se il fattore derby vale almeno quanto in Campania.
Sorprende, infatti, la nebbia che cala su Nocerina e Turris. Novanta minuti non bastano per sbloccare il derby, per nulla spettacolare dopo due uscite a vuoto dei corallini nel primo tempo. Lo 0-0, tra disillusione e sbadigli, premia soltanto la concentrazione dei molossi, che restano in partita dopo un gol annullato ed un rigore fallito per gli ospiti. Al 18′ l’arbitro strozza appunto l’esultanza di Longo, per fuorigioco. Dieci minuti più tardi Aliperta lascia l’opera a metà, spiazzando il portiere prima di stampare sul palo la conclusione dagli 11 metri. La ripresa si trascina tra non poche interruzioni e la Turris perde contatto dal Bari, che pure fatica nel testa-coda col Rotonda.
Mister Cornacchini salva, non a caso, soltanto il risultato del match che segna un’altro, più deciso strappo alla classifica. In evidente affanno, il Bari evita appunto la peggiore frenata possibile solo a 6′ dalla fine, piegando il Rotonda sull’1-2. E serve una magia di De Cesare, con un sinistro diretto dal vertice dell’area sotto l’incrocio dei pali, a evitare l’imbarazzo dei galletti, che pure erano passati in vantaggio. Il calcio di rigore trasformato da Brienza prolunga però fuori tempo massimo l’intervallo del Bari, che al 70′ ha un brusco risveglio a causa della punizione messa in rete da De Stefano. Ma alla capolista rimane il tempo necessario per assicurarsi la sesta vittoria consecutiva, sfondando la soglia di un distacco a due cifre già prima di metà torneo.
E va decisamente peggio al Marsala, unica ad inchiodare sul podio. Gli azzurri cedono stavolta all’orgoglio del Troina, che col minimo sforzo si aggiudica la sfida del Proto. La foga degli ennesi è tale da esplodere già al 4′, quando Adeyemo batte in rete il pallone che cancella ogni piano dei lilybetani. A quota 26 e con un terzo posto scricchiolante, il Marsala non inverte un trend che piega adesso su 4 punti nelle ultime 4 gare. Sorride il Troina, al terzo successo interno consecutivo, ora fuori dall’imbuto dei play-out ed ancor di più il Castrovillari.
I rossoneri di Sasà Marra assaporano infatti il quarto sorpasso, a -2 dal Marsala, dopo i tre compiuti soltanto in questo turno. L’irresistibile rimonta dei calabresi schiaccia stavolta il Gela, che paga il solito mal di casa ed ha un margine di appena 2 punti sul limbo play-out. Ed è sudato per tutti i 90′, il trionfo dei calabresi: Pandolfi la sblocca soltanto sul gong, finalizzando un contropiede che cancella la pur volenterosa prestazione dei nisseni per proiettare gli ospiti a quota 24, appena fuori dal gruppone a metà classifica.
La sazietà costa anche alla Cittanovese, ripresa a dovere da un Roccella che si concede addirittura un poker per levare l’ancora dai bassifondi della classifica. Il quarto match di mister Passiatore, senza ancora sconfitte, è subito in discesa. Faella dopo pochi secondi e Pizzutelli all’8′ stordiscono i giallorossi, a cui non basta la ripresa per organizzare una replica. Tassone fa tris, dunque Crucitti tiene viva la Cittanovese trasformando un calcio di rigore. Col quarto gol jonico, a firma di Pandolfi, cala il sipario ed i padroni di casa sorpassano l’Acireale.
A mani vuote, dalla Campania, tornano proprio i granata, bloccati a 19 punti ed ora quartultimi, seppur al di sopra di una voragine che li separa dal trio di fondo. Vince il Portici, che supera i diretti avversari grazie a Improta e Di Prisco. Le reti, una per tempo, chiudono una striscia di quattro risultati utili consecutivi per gli etnei, che in trasferta hanno vinto soltanto con le tre peggiori del torneo.
Finisce nel mucchio, ma è più che significativo il ritorno al successo del Locri, che cambia passo addirittura in trasferta. All’esordio in panchina mister Pellicori spalanca le porte del Lopresti, ai danni di una Palmese che al secondo ko interno. 1-2 è il finale, ma il Locri torna a vince dopo 9 turni a digiuno. La sblocca dunque Siano, per gli ospiti, dopo un quarto d’ora. Bonadio riporta i conti in pari prima dell’intervallo e rimanda tutto al braccio di ferro della ripresa. Ci pensa così Caruso a portare avanti i suoi ed arrestare la caduta libera del Locri, adesso a metà della graduatoria con 21 punti.
Stessi passi li fa la Sancataldese, che reagisce alle dimissioni di mister Peppe Mascara con una zampata in volto al pur rinnovato ACR Messina. Sconfitti persino dal Rotonda, i verdeamaranto dicono basta e scappano dalla zona play-out, condannando la biancoscudata col tap-in vincente di Costanzo alla mezz’ora (QUI la cronaca).
Ancor peggiore è il destino dell’Igea Virtus, a cui non basta combattere con il Città di Messina. Pur senza clamore, i giallorossi continuano la propria, strabiliante rimonta ai danni della formazione del Longano, che si illude con Dodaro all’8′. Cancella il vantaggio ospite Galesio, poco prima dell’intervallo, e Codagnone premia i suoi a 10′ dalla fine, firmando un terzo successo di fila che completa la redenzione dei peloritani (QUI la cronaca).
A poche ore dal Natale il campionato prenderà una piega migliore per Igea Virtus ed ACR Messina, impegnata in casa, per non morire, rispettivamente contro Sancataldese e Rotonda. Si incrociano le due outsider di inizio inverno, Castrovillari e Città di Messina. Tra Marsala e Nocerina oscillano invece i confini della zona play-off.