Un torneo di alta classifica che in estate non era facile da pronosticare e, proprio per questo motivo, accolto con soddisfazione in casa Nino Romano. Concluse le fatiche in campo della prima squadra, il sodalizio milazzese analizza la stagione. Il quarto posto nel girone B assume un peso specifico preciso, perché maturato al termine di un percorso di continua crescita sul piano delle prestazioni e dei risultati, tanto da restare in lizza sino alle battute finali per l’ingresso nei play off promozione.
“E’ un ottimo risultato per noi e sotto certi aspetti non preventivabile a inizio stagione – ci racconta l’allenatore Mauro Maccotta – perché rispetto alla scorsa annata il volto della squadra è profondamente cambiato. Sono stati operati molti innesti proseguendo in un percorso che mira al continuo inserimento nel gruppo seniores delle ragazze provenienti dal nostro settore giovanile. Una scelta che sotto certi aspetti può rivelarsi una incognita, anche perché non conoscevamo il livello delle nostre avversarie e dunque del campionato ma che alla fine ha pagato più di quanto potessimo immaginare”. Una stagione dunque partita con un profilo basso ma che nel corso dei mesi è andata assumendo una dimensione sempre maggiore.
“L’obiettivo iniziale era la salvezza da conquistare il prima possibile – continua il tecnico della Nino Romano – ma con il passare delle settimane, insieme alle prestazioni nelle ragazze è andata sviluppandosi la consapevolezza di potere lottare per la parte alta della graduatoria. Abbiamo iniziato a crederci nei play off, alcuni errori dovuti alla minore esperienza ci hanno portato a perdere qualche punto di troppo nella parte finale che ha fatto la differenza. Ma ripeto va bene cosi, le ragazze sono da elogiare per quello che hanno dato”.
Nessun rammarico nelle parole del tecnico per la mancata qualificazione ai play off. “Niente rimpianti perché bisogna sempre accettare il verdetto del campo e fare i complimenti agli avversari che sicuramente hanno meritato il raggiungimento di questo traguardo – continua –. Il mio dispiacere è soprattutto per le ragazze che, per come hanno lavorato tutta la stagione e quello che hanno dato in campo, avrebbero meritato di viverla questa esperienza. Forse nel finale abbiamo accusato un calo di energie fisiche e mentali che ci hanno frenato ma lo accettiamo, anche perché resto convinto che il gruppo abbia margini di crescita in prospettiva futura, sia dal punto di vista tecnico che fisico”.
Idee chiare su quali siano state le difficoltà principali incontrate nel corso della stagione. “Le principali sono state quelle di cercare di capire quali potessero essere gli equilibri del campionato. Incontrando subito compagini forti nelle ragazze può subentrare un po’ di preoccupazione di non essere competitive. Fattori che poi ti portano a giocare in maniera contratta, ma queste difficoltà iniziali sono state superate abbastanza bene, merito della forza e l’unione del nostro spogliatoio, dove le atlete giovani e le più grandi hanno creato una ottima miscela che ci ha portato a disputare un buon campionato”.