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Nino Molino resta consulente tecnico del Castanea: “Vedo margini di crescita”

La sua fama lo precede, così come le soddisfazioni raccolte in tanti anni di carriera con i club e la Nazionale nel panorama cestistico femminile. Nino Molino ha allenato nella maggiore serie italiana, vincendo due volte lo scudetto, una volta la Coppa Italia e due volte la Supercoppa, alzando sempre la qualità del gioco prodotto dalle sue squadre. Ma non è tutto. La sua carriera vanta anche tre promozioni dalla A2 alla A1. Ha reso il Basket Bari campione d’Italia under 18 e conquistato una medaglia d’argento e una di bronzo con la Nazionale italiana agli europei under 20.

Nino Molino
Nino Molino resta consulente tecnico del Castanea Basket

La striscia di successi lo ha portato anche a collezionare diversi premi e riconoscimenti tra i quali “Allenatore benemerito”, il premio “CNA”, quello “USSi”, quello “Donia” e, l’ultima assegnatagli in ordine temporale, la “Palma d’argento Coni”.

Da due anni, però, è tornato nella sua Messina, dove è iniziata la sua carriera e dove dopo tanti anni è stato accolto da una realtà che lo ha fatto sentire a casa. Ha sposato infatti il progetto del Castanea Basket, a cui fornisce una consulenza tecnica che si rivela fondamentale in ogni stagione.

Nino Molino
Nino Molino alla guida di Napoli, la sua ultima esperienza in A1

Sarà ancora a capo dello staff tecnico della squadra, affiancando coach Filippo Frisenda. Quest’anno il Castanea sta puntando sui giovani, quali sono le sue impressioni? «È impossibile fare delle valutazioni adesso: si tratta di una squadra molto giovane, il che ci porta a dire che avrà un ampio margine di miglioramento nel tempo, il che sposa il progetto che la società a piccoli passi ha deciso di intraprendere e che al momento sta regalando i suoi frutti. Sui giocatori posso solo dire che imparerò a conoscerli strada facendo, nei loro pregi e nei loro difetti».

Il roster molto giovane della squadra può influire negativamente sulle aspettative? «La società ha le idee molto chiare. In soli due anni ha fatto un salto di ben due categorie e adesso ha come obiettivo quello di consolidarsi dal punto di vista strutturale e tecnico. C’è un progetto a lungo termine dietro ogni scelta, che prevede un ricambio generazionale per puntare sui giovani e costruire delle fondamenta solide. La società, la dirigenza e l’intera squadra vogliono muoversi a piccoli passi per arrivare in alto».

Gioia Castanea Basket
Nino Molino partecipa alla gioia del Castanea Basket

Quali sono secondo lei gli obiettivi a cui può puntare quest’anno la società? «Io fornisco una consulenza, gli obiettivi se li pone la dirigenza. Però, secondo me, l’obiettivo principale deve essere quello di fare un campionato tranquillo, cerchiando le difficoltà che ci saranno in questa categoria per poterle attenzionare e migliorare là dove ci sono stati problemi. Un processo, questo, che deve ripetersi di stagione in stagione».

Qual è il rapporto che vi lega col Castanea Basket e perché ha deciso di sposare questo progetto? «Sono stati i primi a contattarmi, dandomi un ruolo che non solo mi stava bene, ma che al tempo stesso mi permetteva di guardarmi intorno e valutare una eventuale chiamata in serie A1 femminile. Le proposte ci sono state, ma nessuna era abbastanza valida per farmi abbandonare. Qui sto avendo a che fare con persone, collaboratori e dirigenti che ascoltano i miei consigli e mi hanno messo nelle migliori condizioni per lavorare. Tutti questi fattori hanno fatto sì che la nostra collaborazione continuasse a generare frutti. Ed è per questo che anche quest’anno mi metterò a disposizione della società. Inoltre, un’altra cosa che mi ha spinto a restare è la continua ricerca di sinergia che il Castanea Basket fa nel panorama messinese, per cercare di costruire una rete che rafforzi la società e produca vantaggi. Questo mi porta collaborare con più squadre e mi rende felice e soddisfatto».

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