Non essere riusciti a fare bottino pieno al San Vito, contro un avversario tutt’altro che irresistibile, è motivo di rammarico per un Messina che deve assolutamente ritrovare la via del gol dopo tre gare senza acuti. Il centrocampista Elio Nigro, subentrato sabato nel secondo tempo, è tornato ad analizzare l’ultima prova dei giallorossi: “Un punto fuori casa può anche andare bene. L’importante è che vi sia una crescita costante e tra Foggia e Cosenza si è visto un buon Messina. Siamo migliorati molto sotto l’aspetto caratteriale dopo quelle due batoste casalinghe, ora occorre farlo dal punto di vista tecnico e tattico, seguendo le indicazioni del mister. Forse siamo ancora bloccati mentalmente e dobbiamo dare tutti qualcosa in più. Al San Vito abbiamo sbagliato subito un rigore, ma è stato nel secondo tempo che abbiamo fatto meglio e potevamo sfruttare qualche occasione. Occorre non sbagliare l’ultimo passaggio per essere maggiormente pericolosi. Dovevamo essere calmi, facendo le giocate che proviamo in allenamento e puntare ad osare di più”.
Sulla sua condizione e sull’infortunio, ormai alle spalle, aggiunge: “Vengo da tre settimane di stop. Avevo disputato un tempo a Salerno in Coppa Italia, ma non ero ancora pronto. Col mister abbiamo dunque preferito allungare i tempi di recupero e adesso sono in ripresa. Gli obiettivi stagionali ? Come giocatore ognuno aspira al massimo, sebbene il primo traguardo da centrare per la società resti quello della salvezza. Poi viene il resto, ma bisogna comunque andare gradualmente. I tifosi sono stati sempre vicini alla squadra ed è normale che con altri risultati avremmo la possibilità di portare più gente allo stadio”.
Penultimo attacco del torneo con 9 gol (solo il Cosenza ha fatto peggio) e terza peggiore difesa con 17 reti incassate. Dati che Nigro spiega così: “Non vedo squadre in grado di vincere largamente le partite, con tre o quattro gol di scarto. In rosa, oltre Corona, abbiamo tra gli attaccanti Gaeta che è arrivato da poco, Paez che si sta integrando bene, Bjelanovic che si sta rimettendo in sesto dopo l’infortunio e Orlando che sta rigiocando nella sua posizione abituale. La colpa è anche di noi centrocampisti che dobbiamo servire meglio le punte. Le due gare perse malamente con Matera e Casertana, invece, influiscono sul dato relativo a quelle subìte”.
All’orizzonte c’è la gara casalinga con l’Aversa Normanna, ultima della classe. Appuntamento da non fallire. “Non esistono avversarie abbordabili in questo campionato, basti pensare al Melfi che ha messo in seria difficoltà anche la Salernitana. Dobbiamo però guardare a noi stessi. Contro il Lecce, ad esempio, abbiamo giocato una delle migliori partite. Forse sarebbe meglio affrontare sempre delle squadre blasonate, per mantenere alta la concentrazione, anzichè formazioni con l’acqua alla gola come l’Aversa. Sabato dovremo scendere in campo con lo spirito giusto, perchè può essere una gara determinante ai fini della salvezza”.