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Nigro: “Felice per i messaggi da Salerno, ma penso soltanto alla salvezza del Messina”

La sua terza marcatura stagionale ha fruttato al Messina un prezioso pari a Benevento. Elio Nigro, già a segno contro Lupa Roma e Aversa Normanna, si è riscoperto bomber gelando il “Vigorito” e stabilendo il record personale in chiave realizzativa in un campionato professionistico. “Sto attraversando un buon momento ed anche per la squadra è una fase positiva. Sebbene ci manchi la vittoria l’importante a volte è non perdere, specie in gare come quella di Benevento” ha detto il centrocampista intervenendo a “Clicca Messina” in onda su Radiostreet. “Ho avuto tanti infortuni – ha proseguito – giocando condizionato ad inizio stagione, quando scendevo in campo soltanto grazie a delle infiltrazioni. Sapevo di non aver potuto dare il mio contributo ed a gennaio ho chiesto di restare, trovando l’intesa con il presidente che mi ha fortunatamente accontentato. Adesso quel brutto periodo è alle spalle”.

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Benvenga, Corona e Nigro prima del calcio d’inizio

Un gol realizzato ai danni degli “stregoni” col numero 6 impresso sulla maglia. Su questo aspetto (Damonte ha indossato il 5, Cane l’8 e Benvenga l’11) Nigro svela una curiosità: “Il mister preferisce cambiare di partita in partita i numeri di maglia per non dare molti vantaggi agli avversari sulle posizioni in campo”.

Il suo bel destro dal limite ha costretto al pari il Benevento e di riflesso fatto esplodere di gioia i tifosi della Salernitana per la promozione in B raggiunta dai granata con due gare d’anticipo. La pagina facebook di Nigro è stata inondata dai messaggi dei suoi conterranei. “Sono stati dei giorni intensi. Essendo di Eboli tanti amici salernitani mi hanno tempestato di messaggi e ciò mi ha fatto molto piacere, ma in fondo il discorso primo posto era praticamente deciso e poi io penso soltanto al Messina ed alla salvezza da raggiungere”.

Nigro ci scherza su, inoltre, pensando al cugino Maiorano, fermatosi a quota uno nei suoi due campionati disputati in giallorosso. “Le statistiche parlano chiaro… anzi spero di realizzarne altri importanti in questo finale di stagione”.

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Ancora uno scatto relativo all’esultanza per la rete di Nigro

Una sfida contro il Benevento peraltro vissuta da ex, dati i suoi trascorsi nel Sannio. Era il 2006-07, stagione nella quale il centrocampista mise insieme una sola presenza in C2. “Ero ragazzo e fui ceduto in prestito dal Napoli. Anche in quel campionato, però, venni condizionato dagli infortuni. La squadra era inoltre composta da giocatori maturi per puntare a vincere il torneo. Ebbi poco spazio, ma conservo un bel ricordo della piazza, del presidente e dei compagni. Vigorito investe sempre molto ed è costretto anche in questa stagione a ricorrere ai playoff. Purtroppo il campionato lo vince soltanto una squadra e la Salernitana ha avuto maggiore continuità”.

Se il Benevento andrà a caccia della promozione nell’appendice post-season, per il Messina ci sarà l’appuntamento con i playout. “Dobbiamo arrivare quintultimi per affrontare la penultima, al di là di chi possa essere, senza pensare eventualmente ai problemi del Savoia. Saranno due gare secche e per noi rappresenteranno le partite della vita. Guai a sottovalutare l’avversaria, dobbiamo centrare la salvezza perchè lo merita la città”.

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Pepe a terra dopo un contrasto

Divenuto ormai una pedina insostituibile, le ultime sfide della stagione l’ex di Ischia e Rimini le affronterà da protagonista. “Ho sempre desiderato giocare nel Messina, per una maglia che avevo sfiorato in passato, specie quando svolsi il ritiro pre-campionato e poi andai via perché non si concretizzò il ripescaggio. Per questo nella scorsa estate ho declinato le altre proposte e quando è arrivata la chiamata di Ferrigno non ho avuto dubbi”.

Eppure, l’andamento lento di chi sta davanti, vedi Paganese e Martina, genera inevitabilmente grossi rimpianti per una salvezza diretta che poteva essere alla portata. “Grazie a questi sei pareggi consecutivi siamo cresciuti molto e anche la condizione fisica è nettamente migliore. Il morale è più alto in vista dei playout, ma vi sono ovviamente dei rimpianti perché non abbiamo giocato il campionato che avremmo voluto e che era nelle aspettative. Abbiamo però dovuto fare i conti con tanti problemi, tra infortuni e squalifiche, e ciò ha influito. Di Costanzo ha avuto il merito di non stravolgere nulla, lavorando più di carota che con il bastone. Il problema non erano né l’allenatore che anche nella passata stagione ha dimostrato il suo valore, né il preparatore atletico. Adesso siamo ovviamente più sereni”.

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