Primoz Roglic ha vinto la nona tappa del 102esimo Giro d’Italia di ciclismo, una cronometro individuale da Riccione a San Marino, lunga 34,8 chilometri. Di 51’52” il tempo dello sloveno, che già aveva trionfato nella frazione inaugurale a Bologna. L’ultimo atleta a vincere due cronometro nello stesso Giro d’Italia era stato Jan Hruska nel 2000.
Ottima prova del messinese Vincenzo Nibali, che si è piazzato al quarto posto, a 1’05” dal vincitore. Lo “squalo dello Stretto” è tornato a ruggire e dopo le cadute e il maltempo che hanno caratterizzato la prima settimana della corsa rosa è in corsa per un fantastico tris, dopo i trionfi del 2013 e del 2016.
Ai microfoni di Rai Sport il portacolori del Team Bahrain Merida non si è fatto tradire, come tradizione, da particolari emozioni: “Era una prova molto difficile, resa ancora più complicata dalla pioggia. Mi si è anche abbassata la sella per via di una buca. Il tempo conclusivo è buono e lo avevo capito quando ho visto davanti a me Lopez, che era partito tre minuti prima. Avere guadagnato due minuti su Yates poi è stato molto buono”.
Tra gli uomini di classifica, soltanto Roglic è riuscito a fare meglio, ma guadagnando meno di quanto avevano previsto gli addetti ai lavori: “Primoz è uno specialista, ci sta tutto. Adesso ci godiamo una giornata di riposo e poi si entra nel vivo del Giro con le salite. Oggi quando la strada si è alzata stavo molto bene. Sto rispettando la mia tabella di marcia”.
Lo “squalo dello Stretto” ha spiegato poi perché si è lamentato nel corso della sua prova: “Mi sono arrabbiato con la moto della Rai, che dava un po’ di fastidio. Volevo rimanere concentrato, ma mi entrava nello spazio visivo. Non ce l’avevo con il pubblico. Con la pioggia abbiamo speso di più in questa prima settimana ma non ho avvertito molti problemi. Dà fastidio ma sono riuscito a sopportarlo senza troppi problemi”.
Le tappe di montagna si annunciano ancora più avvincenti, con Nibali che pregusta già la battaglia: “Roglic ha guadagnato qualcosa con le crono. La corsa è molto lunga, sono attese tappe molto importanti, che ci costringeranno ad affrontare tante difficoltà. Chi ha perso già molto terreno, come Yates, Lopez e Landa, dovrà attaccare e questo renderà il Giro ancora più interessante”. E Nibali è ancora una volta tra gli annunciati protagonisti.
ORDINE D’ARRIVO — 1. Primoz Roglic (Slo) in 51’52”, 2. Victor Campenaerts (Bel) a 10”, 3. Bauke Mollema (Ola) a 59”, 4. Vincenzo Nibali (Ita) a 1’04”, 5. Tanel Kangert (Est) a 1’10”, 6. Chad Haga (Usa) a 1’13”, 7. Bob Jungels (Lus) a 1’15”, 8. Hugh Carthy (Gb) a 1’29”, 9. Pello Bilbao (Spa) a 1’42”, 10. Mattia Cattaneo (Ita) a 1’51”, 26. Davide Formolo (Ita) a 2’52”, 29. Mikel Landa (Spa) a 3’03”, 31. Simon Yates (Gb) a 3’11”, 39. Valerio Conti (Ita) a 3’34”, 42. Miguel Angel Lopez (Col) a 3’45”.
CLASSIFICA GENERALE — 1. Valerio Conti (Ita) in 36h08’32”, 2. Primoz Roglic (Slo) a 1’50”, 3. Nans Peters (Fra) a 2’21”, 4. José Rojas (Spa) a 2’33”, 5. Fausto Masnada (Ita) a 2’36”, 6. Andrey Amador (Crc) a 2’39”, 7. Amaro Antunes (Por) a 3’35”, 8. Valentin Madouas (Fra) a 3’27”, 9. Giovanni Carboni (Ita) a 3’30”, 10. Pello Bilbao (Spa) a 3’32”, 11. Vincenzo Nibali (Ita) a 3’34”, 17. Davide Formolo (Ita) a 4’42”, 24. Simon Yates (Gb) a 5’36”, 27. Miguel Angel Lopez (Col) a 6’19”, 30. Mikel Landa (Spa) a 6’42”.