La penultima tappa del Tour de France ha avuto in Vincenzo Nibali uno dei grandi protagonisti. Il ciclista messinese si è inserito nella fuga di giornata, composta da una dozzina di corridori, nata nei primi chilometri di corsa. L’epilogo nell’ultima salita. Sul Col de Joux Plan si rivede lo “squalo dello Stretto” dei bei tempi. Attacca e cerca di fare la differenza. Solo il colombiano Jerlinson Pantano e lo spagnolo Ion Izagirre riescono a contenere la furia del corridore messinese. In cima, a 12 km dal traguardo, in testa transitano in tre. Restano solo i chilometri conclusivi, quasi tutti in discesa.
Izagirre si butta con l’audacia di un kamikaze. L’uomo in maglia Movistar fa la differenza sull’asfalto reso viscido dalla pioggia. Pantano e Nibali perdono terreno. Sul traguardo di Morzine arriva solitario Izagirre con Pantano e Nibali rispettivamente secondo e terzo. Per il siciliano un piazzamento di enorme rilevanza in vista delle Olimpiadi. Il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia sembra in crescendo di condizione.
Tutto secondo programma, come conferma a fine gara: “Mi sento bene. In questa ultima settimana ho avuto delle ottime sensazioni. Cercherò di correre al meglio la prova olimpica“. E sulla prestazione di giornata: “Avevamo concordato l’attacco da lontano, magari per favore un’azione di Aru nel finale. Quando ho saputo delle crisi di Fabio ho cercato di fare la mia corsa e di portare a casa il successo di tappa, ma in salita non sono riuscito a fare la differenza e in discesa sono stato un po’ troppo timoroso. Ho avuto un po’ di paura, forse dovuta alle cadute rimediate nelle tappe precedenti“.
Il Tour de France si conclude con la passerella di Parigi. I Campi Elisi incoroneranno per la terza volta sua Maestà Chris Froome. Il britannico ha vinto quasi in scioltezza. La concorrenza è stata nulla. Una superiorità schiacciante.