A poco più di una settimana dall’inizio del Giro d’Italia 2021, che scatterà sabato 8 maggio da Torino, la Trek-Segafredo lo ha regolarmente inserito tra i partecipanti col pettorale 211. Dopo la brutta caduta mentre si allenava a Lugano, in Svizzera, e l’operazione subìta a causa della frattura del radio, Vincenzo Nibali lotta adesso contro il tempo per recuperare dall’infortunio in vista della Corsa Rosa che si è già aggiudicato per due volte in carriera.
Lo “squalo dello Stretto” ha raccontato l’accaduto ai microfoni di RaiSport per la trasmissione “Radiocorsa”: “L’incidente è successo per una caduta banale e stupida per colpa di un avvallamento dell’asfalto cui non ho fatto caso. Ero molto leggero con le mani sul manubrio e purtroppo mi ha causato questo problema al radio”.
“Dopo aver fatto tanti sacrifici per cercare la condizione migliore per arrivare al Giro d’Italia – ha aggiunto Nibali – la reazione è stata quella di non voler buttar via tutto il lavoro fatto, ma in quei momenti ti si gela il sangue. Faceva un po’ male il polso, sono andato subito in clinica e lì è arrivata la batosta”.
Un tutore in carbonio, elaborato dall’equipe di Fabrizio Borra, è stato fondamentale nel suo percorso di recupero. “Non voglio lasciare nulla di intentato per essere al Giro d’Italia, stiamo facendo il massimo. Ma serve pazienza, lucidità e una buona dose di cautela prima di prendere qualsiasi decisione. Ogni giorno, da qui all’8 maggio, sarà prezioso” aveva scritto sui social lo scorso 20 aprile.
Due giorni dopo il campione messinese ha pubblicato la foto dopo la visita di controllo presso l’Ars Medica con il dottor Marano, rassicurando i fans: “Tutto bene. Grazie a questo ora ho il via libera per iniziare una nuova fase del mio recupero, la più delicata e decisiva: la prova su strada”.
La grinta di chi, passato lo spavento, vuole esserci a tutti i costi, come ha ribadito alle 20:30 in un nuovo video: “Ho effettuato una sorta di ritiro e di training camp. Farò una visita di controllo e una radiografia e poi un’attenta valutazione con i medici per capire se sarà giusto partecipare a una corsa così importante o necessario invece rinviare l’appuntamento. Incrocio le dita, speriamo bene”.
Saranno in 184 (di 34 nazioni) a correre lungo i 3479,9 chilometri del Giro d’Italia suddivisi in 21 tappe e conditi da ben 47 mila metri di dislivello. Tutti i favori del pronostico convergono sul nome di Egan Bernal (Ineos-Grenadiers), vincitore del Tour de France 2019 e che partirà con il dorsale numero 1.