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Nibali ha già staccato il biglietto per Rio. L’11 gennaio sopralluogo in Brasile

La stagione 2016 è già iniziata per Vincenzo Nibali. Il ciclista messinese ha sostenuto assieme ai compagni di squadra il primo ritiro in vista della nuova stagione. Sarà un anno intenso per lo “Squalo dello Stretto”, con il ritorno al Giro d’Italia (dopo due anni di assenza), la più che probabile partecipazione al Tour de France e quella alle Olimpiadi.

vincenzo nibali vince Il Lombardia
Nibali sul traguardo del Il Lombardia

E’ proprio Nibali il primo atleta messinese ad avere in mano il biglietto per i Giochi Olimpici del 2016. Gli è stato consegnato dal ct della Nazionale Azzurra di ciclismo: “La squadra italiana avrà due punte: Fabio Aru e Vincenzo Nibali. Uniranno le forze perché questa è un’occasione importante per loro”, ha detto Davide Cassani, che, dopo le feste di Natale, volerà in Brasile per studiare il percorso assieme alle sue due stelle ed a Malori, argento a cronometro nell’ultimo mondiale.

La scelta di anticipare i tempi è stata annunciata nel corso del tradizionale “Giro d’Onore” andato in scena nella sede milanese di Unicredit, che ha celebrato le 49 medaglie internazionali azzurre (4 più del 2014). “L’11 gennaio andremo a Rio con Malori, Aru e Nibali per visionare il percorso, che è davvero impegnativo e quindi adatto a Vincenzo e Fabio, mentre quello del Mondiale (in programma in Qatar, ndr) è da velocisti, quindi saranno altri i favoriti”, ha chiarito Cassani.

Nibali ha concluso il Tour de France 2015 al 4° posto
Nibali ha concluso il Tour de France 2015 al 4° posto

Nel corso della cerimonia sono intervenuti anche il presidente federale Renato Di Rocco e quello del CONI Giovanni Malagò. “Passato il ciclone del doping, il ciclismo italiano può presentarsi ovunque a testa alta. Il movimento esce rigenerato e rinvigorito da anni travagliati: abbiamo una generazione di giovani dal volto pulito, preparati, consapevoli e in grado di darci grandi soddisfazioni” ha evidenziato Di Rocco.

“Mi aspetto molto dal ciclismo a Rio, molto più di quello che è successo a Londra. La bufera è alle spalle. Sono successe tante cose legate al doping che questa federazione non meritava”, ha aggiunto Malagò.

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