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Nibali si gode il secondo posto al Lombardia: “Ora i controlli alla vertebra”

Dopo una Vuelta corsa principalmente nelle retrovie, per ritrovare faticosamente una forma accettabile, e un Mondiale disputato con grande onore e l’illusione di potersela giocare fino in fondo, Vincenzo Nibali ha cullato il sogno dell’ennesima impresa di una carriera memorabile al Lombardia, già vinto in carriera in due occasioni. Alla fine soltanto il francese Thibaut Pinot è riuscito a precedere lo “squalo dello Stretto”.

Pinot
L’esultanza di Pinot sul traguardo di Como (foto Ansa)

Il portacolori del Team Bahrain Merida non ha nascosto un po’ di rammarico all’Ansa: “Il secondo posto è un buon risultato ma io volevo vincere. Pinot era davvero il più forte, aveva una condizione invidiabile. Sapevo fosse uno degli uomini da battere, ci ho provato correndo con la testa ma alla fine ero davvero al lumicino di energie. Poi Pinot al Lombardia è sempre sul pezzo”.

Impossibile chiedere di più al corridore messinese, che peraltro ha bruciato le tappe dopo la maledetta caduta del Tour de France e l’infortunio che hanno cambiato la storia della sua stagione. Nibali adesso guarda già oltre: “In settimana farò dei controlli per capire se la vertebra è guarita”. Per l’azzurro resta l’orgoglio per prova gigantesca, salutata sul podio di Como con la figlioletta Emma (“è ancora un po’ timida ma voleva salire”) e incensata dai meritati e scroscianti applausi del pubblico.

Vincenzo Nibali
Vincenzo Nibali al traguardo (foto Ansa)

Gli ha reso omaggio anche il vincitore: “È la mia vittoria più bella – ha sottolineato Pinot –, nel mio momento di forma più bello, nella Classica Monumento più bella. Ho sempre sognato di vincere il Giro di Lombardia e farlo davanti ad un corridore immenso come Nibali è qualcosa di davvero speciale. Sono felice abbia attaccato sul Muro di Sormano, è stata la chiave del mio successo”. Chapeau, Thibaut.

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