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Nibali: “Non è il caso di esaltarsi, ma sono più sereno. Tengo a questo Giro”

“Nelle corse a tappe ogni giorno è diverso da un altro, specialmente quando si aggiungono fattori imprevedibili, che possono cambiare repentinamente la situazione in gara. Afa e caldo all’inizio, poi freddo, vento, pioggia sull’Etna. A questo aggiungiamo che siamo alla terza tappa e abbiamo già affrontato una frazione tosta. Sono tutti elementi che condizionano e ne abbiamo avuto prova tangibile”. Così Vincenzo Nibali ha commentato all’arrivo la corsa al Giro d’Italia. Una tappa, quella odierna con arrivo sull’Etna, che ha stravolto la classifica.

Vincenzo Nibali
Vincenzo Nibali con la mascherina protettiva (foto Ansa)

“Ho visto di sfuggita la caduta di Thomas ma, quando è rientrato in gruppo, teneva tranquillamente le posizioni di testa: onestamente, non mi aspettavo stesse così male – ha aggiunto –. Lo stesso vale per Simon Yates, sia pure per motivi diversi. Per esperienza sono sorpreso dal fatto che una salita così dura nella prima settimana possa fare danni. Chi più, chi meno deve rodare le gambe: se trovi la giornata sbagliata, paghi”.

“Avversari a parte – conclude Nibali, che martedì arriva alle porte della “sua” Messina – guardo alla mia corsa e sono soddisfatto; dico, altresì, che bisogna tenere i piedi ben piantati a terra. Ripeto: siamo solo al terzo giorno di gara. Come non mi sono scomposto dopo la crono, non è il caso di cedere a facili entusiasmi ora. Sarà banale da dire, ma i grandi giri vanno costruiti giorno dopo giorno. Giornate come questa mi danno più serenità, ma la concentrazione è altissima: tengo molto a questo Giro”.

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