Per uno come Vincenzo Nibali, un secondo posto non dovrebbe far notizia, ma quando questo arriva dal Tour of Oman non resta che gioire. Quella saudita è corsa di secondaria importanza e Nibali non è partito certo per vincerla ad ogni costo. In più, il Tour of Oman arriva ad inizio stagione, quando, cioè lo “Squalo dello Stretto” non è al massimo della condizione. Inoltre Nibali è da poco rientrato da un duro lavoro svolto a Calpe. Il ciclista messinese in Spagna ha lavorato sulla forza e sulla resistenza; questo avrebbe dovuto appesantire i muscoli del ciclista messinese. Ma visto come è andata la seconda tappa, Nibali ha già smaltito la fatica.
Nibali si è dovuto inchinare al danese Edvald Boasson Hagen. Il danese – al secondo successo stagionale – si è imposto in uno sprint a ranghi compatti, balzando in testa alla Generale.