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Nibali: “Giusto onorare il Giro. Caruso è il segno della Sicilia che ce la fa”

Vincenzo Nibali è riuscito a portare a compimento la sua corsa rosa, la più sofferta dopo la rottura del polso destro a meno di un mese dal via: “Credo che non sarebbe stato giusto abbandonare il Giro d’Italia. Ho scelto comunque di partecipare anche se ero in difficoltà già dall’inizio. Le cose non sono andate bene neanche successivamente, ho accumulato fatica su fatica. Non è stato una corsa facile per me, però sicuramente non ho molte stagioni davanti: quindi era giusto onorarlo al massimo. Anche perché l’ho vinto per due volte e mi ha dato tantissimo. Gioie veramente immense, con un pubblico stratosferico, che me lo ha dimostrato anche quest’anno, nonostante non corressi come in passato”. 

Vincenzo Nibali
Vincenzo Nibali ai microfoni della Gazzetta dello Sport

Una soddisfazione in più per una regione che ha avuto spesso lo “squalo dello Stretto” come portacolori è l’inatteso secondo posto di un ragusano: “Sono contento di come Damiano Caruso ha corso questo Giro. Mi ha dato tanto, siamo amici fraterni. Si è preso una grande rivincita, facendo vedere a tutti che può fare la differenza. Sono molto contento per lui, è una gioia immensa vederlo così davanti. È il segno della Sicilia dei duri, che ce la fa, che non molla. Abbiamo compiuto un percorso molto simile al di là delle leggere differenze. Siamo cresciuti entrambi in una grande società, il Mastromarco, alla quale penso di avere regalato grandi soddisfazioni”. 

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