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Nibali: “Giornata sfortunata ma questo è il ciclismo”. Astana poco reattiva

È stata una tappa stregata per Vincenzo Nibali, che sperava di prolungare l’esaltazione per la grande partenza nella crono, accumulando magari ulteriore vantaggio sui tre principali sfidanti. Lo “squalo dello Stretto” è costretto invece subito ad inseguire, per il ritardo accumulato in una frazione contrassegnata dal maltempo e dai contrattempi, oltre che da una foratura nel finale. Il detentore del Tour de France ha perso infatti parecchio terreno rispetto ad altri due favoriti della vigilia per il successo finale, il britannico Chris Froome (che ha guadagnato 1’28”) e lo spagnolo Alberto Contador (1’24”).

Tour de France
Gli straordinari scenari di una tappa che in Olanda ha regalato anche emozioni e imprevedibilità

Determinante la caduta di Adam Hansen, a circa 50 chilometri dal traguardo, che ha frenato anche Nibali, che ai microfoni di Rai Sport ha raccontato così l’episodio chiave: “Abbiamo inseguito tutto il giorno. Ero già rimasto indietro, poi non ho capito bene cosa sia successo e sono riuscito soltanto a rimanere in piedi. Di più non potevo fare. Ho perso terreno lì e per giunta dopo ho pure forato”.

A 25 km dall’arrivo, in seguito al cedimento tecnico, Nibali è stato costretto a cambiare bici ma, sfruttando anche la scia delle ammiraglie, è riuscito quantomeno a rientrare nel gruppo di Quintana, altro big costretto a fare i conti con un pesante handicap. Vincenzo ha commentato con amarezza e fair-play la sua tappa: “Quando si corre in bici queste cose succedono. Una giornata no? È stata questione di sfortuna, non di gambe. Questo è il ciclismo: bisogna saper accettare anche queste cose”.

Tour de France
Gruppo diviso in due tronconi dopo la caduta di Hansen: ne hanno approfittato Froome e Contador

Sotto accusa in realtà finisce anche la sua squadra, l’Astana, apparsa decisamente meno reattiva rispetto alle formazioni di Froome e Contador, Sky e Tinkoff. Il messinese è stato poco assistito, anche in occasione della foratura, e meriterà d’ora in poi maggiori attenzioni. Lunedì la terza tappa è belga con partenza da Anversa (alle 13.40) e arrivo a Huy, 159,5 km, con il traguardo posto sul mitico arrivo della Freccia Vallone con l’ultimo chilometro e 300 metri al 9,6% di pendenza media.

Questo l’ordine di arrivo — 1. Andre Greipel (Ger, Lotto Soudal) in 3:29’03”; 2. Sagan (Svk); 3. Cancellara (Svi); 4. Cavendish (Gb); 5. Oss ; 6. Van Avermaet (Bel); 7. Froome (Gb); 8. Dumoulin (Ola); 9. Tony Martin (Ger); 10. Barguil (Fra); 13 Contador (Spa) a 4″; 49 Nibali a 1’28”.

Questa la nuova Classifica Generale — 1. Fabian Cancellara (Svi, Trek) in 3:44’01”; 2. Tony Martin (Ger) a 3″; 3. Dumoulin (Ola) a 6″; 4. Sagan (Slk) a 33″; 5. Thomas (Gb) a 35″; 6. Oss a 42″; 7. Uran (Col); 8. Van Garderen (Usa) a 44″; 9. Van Avermaet (Bel) a 48″; 10. Froome (Gb); 14. Contador (Spa) a 1’00”; 18. Quinziato a a 1’13”; 19. Kwiatkowski (Pol) a 1’19”; 26. Malori a 1’55”; 33. Nibali a 2’09”.

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