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Nibali: “È stata una sofferenza grande. La dedico alla mia famiglia ed ai tifosi”

La pioggia di critiche ricevute per una prima settimana sotto tono, originata anche dalle conseguenze di una caduta, Vincenzo Nibali se l’è lasciata alle spalle con una straordinaria affermazione sulle Alpi, la quinta della sua straordinaria carriera al Tour de France.

Vincenzo Nibali
La lunga fuga dello “squalo dello Stretto” è iniziata sulla penultima salita di giornata

“È stata una sofferenza grande – ha ammesso lo “squalo dello Stretto” ai microfoni della Rai a pochi minuti dal termine di una tappa estenuante durata quasi quattro ore e trenta minuti – Questa mattina siamo partiti molto concentrati con i ragazzi. Volevamo fare una corsa dura ed un ringraziamento va a tutta la mia squadra che ha sostenuto un gran ritmo non appena è iniziata la salita. Non c’era molto spazio, ma ho cercato e voluto quella fuga”.

Nibali ha ovviamente mostrato un po’ di emozione, per un trionfo che arriva ad un anno dalla sua indimenticabile affermazione nella Grande Boucle. Una vittoria che è anche una risposta alle critiche eccessive della sua formazione, la kazaka Astana, ed in particolare del manager Alexander Vinokourov, incontentabile nonostante i podi in serie conquistati nelle tre grandi corse a tappe dal suo uomo di punta. “La dedica è per la mia famiglia ed i tifosi, che mi sono stati vicini soprattutto in una settimana nera. Oggi ho apprezzato anche il tifo impressionante dei francesi, sempre molto appassionati a questa disciplina ed a questa corsa”.

Vincenzo Nibali
Nibali si rifocilla a pochi chilometri dal traguardo. Fondamentale alimentarsi sulla bici per evitare crisi da sforzo

Il bi-campione italiano, bravo nella rampa conclusiva a vincere la resistenza del francese Rolland, balza dal settimo al quarto posto della classifica generale e vede distante adesso uno storico podio appena 80 secondi. Un traguardo impensabile soltanto una settimana fa: “Era importante guadagnare qualcosa in classifica. Hanno sofferto tutti dietro. Domani? Sull’Alpe d’Huez è dura e stimolante. Cercheremo di passare anche questa giornata…”. La sfida a Valverde è lanciata…

Il successo di La Toussuire lascia però anche uno strascico polemico con il leader della generale: Froome mi ha aggredito con parole dure sul pullman dopo la tappa – ha spiegato Nibali – ma io non sapevo niente di quello che era successo. Cosa mi ha detto? Non le riferisco, sono state troppo dure, troppo ingiuste per essere ripetute”. Cosa era accaduto? La maglia gialla era rimasta indietro per un guaio meccanico proprio nel momento in cui l’italiano ha piazzato lo scatto decisivo sul Croix de Fer. Ed alla fine ha attaccato l’azzurro. Che comunque aveva rimediato un minuto e mezzo di ritardo nella seconda tappa proprio in seguito ad una caduta e ad un guaio meccanico. Ed allora né l’attuale maglia gialla né gli altri uomini di classifica lo hanno certo aspettato…

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