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Nibali dona la maglia rosa a Mattarella: “Che onore, una cosa irripetibile”

Se Claudio Ranieri ha donato la maglia del Leicester campione d’Inghilterra, dalle mani di Vincenzo Nibali, fresco vincitore del Giro d’Italia, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto la maglia rosa, simbolo della corsa a tappe. Entrambi sono stati accompagnati al Quirinale dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, durante il ricevimento per la festa della Repubblica.

Quirinale
Le bandiere del Quirinale a Roma

Tanti i selfie ormai di rito: oltre che con Ranieri, il premier Matteo Renzi ha posato con lo “squalo dello Stretto”, il nuotatore Luca Dotto, lo schermidore Aldo Montano. Malagò ha scherzato con il Presidente del Consiglio: “Nibali vuole darti qualche consiglio sul programma di allenamento”.

All’uscita dal Quirinale lo Squalo è stato assalito dai cronisti e MessinaSportiva era presente per l’occasione: “E’ stato molto bello, una cosa irripetibile oltre che un grande onore essere ricevuto al Quirinale. Ci siamo soffermati a parlare di sport in generale e il Presidente della Repubblica ha espresso la sua felicità per la mia vittoria all’ultimo Giro d’Italia. Gli ho donato anche la maglia rosa. Poi mi sono confrontato anche con il premier Renzi, insieme a Montano e gli altri ragazzi”.

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Per l’occasione invitate al Quirinale personalità della politica, dello spettacolo e dello sport

Nel mirino dello “Squalo” ci sono anche le Olimpiadi in Brasile: “Meglio non dire nulla per scaramanzia… Sarà un evento importantissimo, qualcosa di speciale. Per la prova olimpica su strada sono consapevole che sarà molto difficile, avendo visionato il percorso già a dicembre. Questa mattina ho incontrato il ct Cassani ed abbiamo fatto il punto della situazione proprio in vista di Rio”.

Con il successo al Giro Nibali ha ricordato così Rosario Costa: “Sì è stato il miglior modo con la vittoria di Risoul e cercando l’impresa riuscita negli ultimi due giorni. Non è stato semplice, ma siamo contenti, la squadra è stata perfetta. L’assenza dei messinesi a Catanzaro? In quel frangente non ero contento, ma per me è importante che la gente ci sia con il cuore, non per forza di presenza. I fans magari non hanno solo il desiderio di vedere il loro beniamino, ma devono fare i conti con altre esigenze, come quelle lavorative. Questo Giro mi ha regalato una gioia particolare, avendolo conquistato alla fine. Tra le montagne ho vissuto momenti memorabili”.

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