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Nibali commenta il podio: “Impossibile fare di più. È stato un bel Giro”

Si è concluso con l’ennesimo podio di una straordinaria carriera il Giro d’Italia di Vincenzo Nibali, che ai microfoni della Rai ha stilato un personale bilancio dell’edizione del centenario: “Più di questo davvero non potevo fare, le energie erano proprio al lumicino… In fondo le cronometro sono state l’ago della bilancia di questo Giro. Io purtroppo ho avuto due giornate no, sul Blockhaus e ad Oropa, quando mi sono mancate le gambe e ho un po’ sbagliato la gestione”.

Quintana, Dumoulin e Nibali
Quintana, Dumoulin e Nibali sul podio del Giro 100

La corsa rosa vinta dall’eccezionale Dumoulin ha regalato colpi di scena e grande equilibrio. Il corridore messinese è stato anche l’unico italiano ad imporsi in una singola tappa, grazie all’impresa dello Stelvio: “È stato un Giro di un livello altissimo, in cui tutti ci siamo trovati a lottare e a battagliare fino alla fine. Credo che sia giusto fare i complimenti a Dumoulin perché si è meritato la vittoria: abbiamo provato a distanziarlo ma ha sempre tenuto”.

Se un anno prima Vincenzo aveva dedicato il suo trionfo a Rosario Costa, sulle strade del Giro per tre settimane il pensiero è andato ad un indimenticabile ex compagno di squadra, scomparso per un destino beffardo ed altrettanto inaccettabile: “Voglio citare ancora Michele Scarponi: il suo ricordo è ancora vivo e lo si è visto ogni giorno di questo Giro. La gente gli vuole bene e lui ha lasciato sorrisi nel cuore di ciascuno di noi”. Adesso per lo “squalo dello Stretto” un po’ di meritato riposo. Poi probabilmente un’altra grande corsa a tappe: “Non so ancora cosa farò: forse il Tour, forse la Vuelta, vedremo…”.

Nibali
Nibali non si è risparmiato e per appena 9” non ha battuto anche Quintana

Entusiasta per il suo trionfo l’olandese Tom Dumoulin: “È incredibile, un sogno che si avvera, una vittoria storica che non avrei mai immaginato. Quando ho visto nei monitor che Quintana nelle classifiche virtuali era indietro soltanto di tre secondi mi si era gelato il sangue. Ho vinto, ma faccio i complimenti a Nairo per la sua grande prova nella cronometro. Mi sono innamorato di Milano e dell’Italia. È stato incredibile il podio, soprattutto quando ero con la squadra”.

L’ultima frazione è andata a Jos Van Emden, connazionale che aveva peraltro predetto il successo al trionfatore del Giro: “Sono davvero contento, ha meritato questo trionfo. È una festa doppia per noi e l’Olanda. Avevo mandato un messaggio a Tom, perché viviamo vicino. Le nostre mogli si conoscono e quando sono diventato papà, poco più di un mese fa, ho comprato una maglia rosa che ho fatto indossare a mio figlio…”.

Duomo
Lo spettacolo della premiazione a un passo dal Duomo di Milano

Soddisfatto del secondo posto Nairo Quintana, che ha preceduto di appena 9” Nibali nella generale: “Usciamo crescendo. Non ho ottenuto quello che speravo, ma acquisiamo esperienza. 70 km a cronometro contro gli specialisti sono troppi. Le forze erano queste, non potevo conquistare altro margine sulle montagne. Mi sono ispirato a Marco Pantani, che è stato un grande scalatore, ma non è bastato. Mi presenterò in Francia adesso per provare a vincere, come ho fatto qui. Non vogliamo soltanto partecipare, è evidente. Daremo il cento per cento. Non ero al massimo, ho avuto anche la febbre”.

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