“Ci ho provato, peccato. Mi sono mosso comunque discretamente. Quando ho visto la fuga mi sono inserito subito. Se volevo recuperare terreno in generale? Ho spinto tanto ma qualcuno dei fuggitivi non tirava e non collaborava. Per il resto, Cummings è stato molto bravo, come al Delfinato, e ha dato una grande dimostrazione di forza: complimenti a lui”. Così, ai microfoni di RaiSport, al termine della settima tappa del Tour de France 2016, la L’Isle Jourdain-Lac de Payolle, di 162,5 chilometri, il messinese Vincenzo Nibali, giunto quarto all’arrivo.
Lo “squalo dello Stretto” ha scalato un po’ la graduatoria ma il suo distacco dalla maglia gialla resta comunque proibitivo. Fabio Aru, suo compagno e in questo Tour capitano nell’Astana è già proiettato verso le frazioni di sabato e di domenica. “È stata una tappa tranquilla. Nibali è entrato nella fuga buona e ha fatto una bella azione. Pensiamo adesso alle prossime tappe, visto che ci aspettano due giornate molto impegnative”.
Soddisfatto il direttore sportivo della formazione kazaka Stefano Zanini: “Una volta che eravamo nella fuga abbiamo provato a vincere la tappa. Purtroppo Cummings è scappato e ha meritato la vittoria. Comunque va bene, è una prova buona da parte di Vincenzo, è un campione che non molla mai. Le prossime due tappe sono difficili. Proveremo con Fabio e sicuramente Vincenzo darà tutto il supporto possibile”.
“Il Tour è davvero speciale per me: volevo vincere anche quest’anno almeno una tappa. Ho una fiducia diversa rispetto alla scorsa stagione, quando comunque ha trionfato in una frazione. Cavendish? È un leader straordinario. Per il nostro team è al momento un Tour fantastico. Non avevo sensazioni molto positive quando eravamo in gruppo, c’era gente molto forte con me. Quando Navarro era davanti ho provato a mantenere la posizione; poi sono scattato ed è andato tutto bene. Ho vinto per una serie di combinazioni. Sono stanco ma molto felice”. Così il britannico Steve Cummings, trionfatore di giornata (secondo successo in carriera al Tour per lui), compagno di Mark Cavendish. La loro Dimension Data ha conquistato quattro delle sette frazioni della corsa fin qui disputate. Un rendimento da record.