La sfortuna non abbandona Vincenzo Nibali. Lo “squalo dello Stretto” è stato coinvolto, questa volta direttamente, nell’ennesima caduta del suo Giro. È successo nella lunga e rapida discesa che dal Passo San Valentino ha portato la corsa a Chizzola. Oltre a lui, sono finiti a terra anche i due compagni della Trek-Segafredo Giulio Ciccone e Amanuel Ghebreigzabhier, così come il leader della Deceuninck-Quick Step Remco Evenepoel.
Mentre gli altri sono ripartiti abbastanza velocemente, di Nibali si sono perse le tracce prima di vederlo passare al traguardo di Sega di Ala con oltre 24′ di ritardo dal vincitore Daniel Martin. Per lui una botta piuttosto violenta al braccio destro. Lo stesso che lo scorso 15 aprile, a poche settimane dal via del Giro, aveva subito un’operazione al polso in seguito ad una caduta in allenamento. Questa volta la parte interessata è l’omero, che tuttavia non dovrebbe aver subito fratture. Nelle prossime ore Nibali si sottoporrà a delle radiografie. La sua partecipazione alla diciottesima tappa – 231 km da Rovereto a Stradella – verrà valutata solo giovedì mattina, così come quella dei due compagni Ciccone e Ghebreigzabhier.
Lo “squalo” è tornato a parlare sui social: “Oggi ho solo una cosa da dire: grazie. A tutti coloro che lungo il percorso, in salita e all’arrivo, mi hanno incitato e applaudito. È stata una bella emozione, di quelle che raddrizzano anche la giornata più storta”.