La vittoria esterna in casa della Leonfortese ha fatto iniziare il 2024 con un sorriso, ma adesso per la Nebros è arrivato il momento di dare continuità ai risultati e alle prestazioni. Il successo di domenica scorsa è stato indicativo, il processo di crescita dei ragazzi di Perdicucci passa anche da successi ottenuti in campi ostici, dove di solito negli anni scorsi arrivavano degli stop. Quest’anno però la musica è cambiata, il mercato ha portato elementi di grande esperienza, fattore che in questa categoria incide tanto. Ma oltre i tre punti, in casa Nebros si può sorridere anche per il rientro di Francesco Sciotto, che aveva saltato le ultime sfide del 2023 a causa di un infortunio.
Al “Vasi” domenica arriverà il Paternò, una delle corazzate del campionato, destinata a lottare fino all’ultimo con l’Enna per la promozione diretta in serie D. All’andata i nebroidei strapparono un pareggio importante, ma Sciotto è consapevole che sarà tutta un’altra partita: “Servirà la classica partita perfetta da parte nostra. Giocheremo contro una grande squadra, il Paternò ha giocatori in grado di cambiare l’esito della gara con una giocata. Ricordo bene l’andata, loro erano partiti molto forte e ci hanno messo in grande difficoltà, siamo stati bravi a reggere la loro forza d’urto. Sinceramente di tutte le squadre affrontate sin qui il Paternò è stata quella che mi ha impressionato di più”.
Sciotto torna sul match vinto in casa della Leonfortese: “È stata una gara dura, queste formazioni cercano di costruire la loro salvezza in casa. Sicuramente l’esserci ritrovati in superiorità numerica a fine primo tempo ci ha avvantaggiato, però poi loro si sono chiusi e mancavano gli spazi. Abbiamo avuto pazienza, creduto sempre nella vittoria e alla fine abbiamo segnato il gol decisivo. Siamo contenti, vincere partite del genere vuol dire che stiamo crescendo mentalmente e tecnicamente, se dobbiamo alzare il livello ottenere il massimo da queste partite è fondamentale”.
Nel corso del passato torneo Sciotto si è guadagnato il titolo di “difensore-goleador”, ma quest’anno lo score personale recita appena un gol all’attivo, contro la Messana. Lui non ne fa un dramma: “Dopo tutto fare i gol non è il mio mestiere. Certamente l’infortunio che mi ha fatto saltare le ultime partite del 2023 non mi ha aiutato. Noi continuiamo a provare sulle palle inattive, sono certo che con il passare delle partite manterrò i miei numeri, ma non ne faccio una malattia. Il mio compito è quello di migliorare e dare sempre più sicurezza al reparto difensivo”.