Il successo con l’Igea Virtus ha allontanato i venti di crisi, confermando la Nebros come “l’ammazza-grandi” per eccellenza del torneo. Per la squadra di Pippo Perdicucci arriva adesso una sfida piena di insidie come quella in casa dell’Acicatena fanalino di coda. Un esame di maturità importante per una squadra dai due volti, perché se Fioretti e compagni al “Vasi” vantano un rollino di marcia da primato, non si può dire lo stesso per le gare in trasferta dove si registra un solo successo, quello al “Salmeri” di Milazzo, datato 16 ottobre.
Invertire la rotta in trasferta è dunque obbligatorio se si vuol continuare a occupare le posizioni che la squadra ha dimostrato di meritare e valere. Anche il difensore Francesco Sciotto è di questo parere. Fuori casa serve qualcosa in più già a partire da domenica, ma attenzione a non sottovalutare l’Acicatena: “Giocare nell’entroterra catanese non è mai facile, sono campi caldi e si affrontano delle difficoltà. Poi lì non è mai semplice: il campo in terra battuta non favorisce lo spettacolo, ci sarà da battagliare. Sono ultimi in classifica ma sono una squadra temibile, hanno sempre perso di misura, restando in partita fino all’ultimo e facendo sudare squadre molto forti. In trasferta stiamo facendo fatica: spesso gli episodi non ci hanno sorriso ma anche le prestazioni a volte non sono state come quelle casalinghe. È difficile spiegare il motivo ma è qualcosa su cui dobbiamo migliorare e lavorare. Obiettivi? Pensare al primato è eccessivo, sappiamo di essere una buona squadra e che realisticamente possiamo ambire a un piazzamento playoff”.
Archiviate le sconfitte con Città di Taormina e Mazzarrone è arrivato il successo contro l’Igea, che ha fatto riprendere contatto con l’alta classifica: “Abbiamo inanellato una serie di risultati positivi abbastanza importante e per nulla semplice. Poi sono arrivate le due sconfitte con Taormina e Mazzarrone ma sono state due partite molto diverse. La prima è stata una gara fortemente condizionata dagli episodi, abbiamo preso il gol dell’1-0 nel nostro miglior momento e perso un po’ di certezze. Eravamo riusciti a riaprirla e a tempo scaduto era arrivato anche il gol del meritato pareggio, ma l’arbitro lo ha annullato. A Mazzarrone invece abbiamo giocato una sfida non all’altezza delle nostre possibilità, in una gara condizionata dal forte vento ma non voglio trovare alibi perché complessivamente non è stata ben interpretata da parte nostra. Con l’Igea c’è stata una bella prova, io sono anche riuscito a segnare il gol del vantaggio e questo mi fa molto piacere. Dopo le vittorie con Siracusa e Modica ad inizio campionato è arrivato un altro successo pesante. Sono partite che si preparano da sole perché sai di avere davanti un avversario forte”.
Per Sciotto la Nebros è il frutto del buon lavoro portato avanti dal club in un anno e mezzo: “Lo scorso anno eravamo una novità, la società era appena nata e io fin da subito sono stato coinvolto nel progetto. Sono stati bravi i dirigenti a creare un’ottima base su cui poter lavorare e migliorare. In estate sono arrivati elementi di grande qualità ed esperienza come Cassaro e Ancione, ma chi era già qui ha compiuto un ulteriore step in avanti anche perché c’è un anno di lavoro alle spalle”.