La sconfitta interna contro la Leonzio ha compromesso la corsa playoff, ma non ha scalfito il morale della Nebros, che viaggia a vele spiegate verso la seconda salvezza consecutiva. Campionato strano quello dei ragazzi di Perdicucci, difficilmente valutabile nel suo complesso per via dei cambiamenti e delle vicissitudini affrontate sin qui. C’è stata una prima parte della stagione in cui la Nebros è stata a contatto con le posizioni nobili della classifica, togliendosi anche la soddisfazione di battere Siracusa, Modica e Igea.
Da dicembre in poi è iniziato un altro campionato: il mercato di riparazione si è portato via Ancione e Fioretti e a rendere la vita difficile al tecnico ci hanno pensato gli infortuni. Complessivamente però per il direttore generale Dino Granata la stagione è sin qui positiva: “Noi ci poniamo come obiettivo primario la salvezza. Siamo una piccola società che cerca di fare calcio in modo sano e sostenibile, non possiamo dimenticare che siamo appena al secondo anno di vita. Abbiamo vissuto una prima parte di stagione esaltante, in cui ci siamo tolti parecchie soddisfazioni come quelle di battere squadre che lottano per la promozione o che comunque ambiscono a un campionato superiore al nostro. Adesso stiamo vivendo una fase in cui cerchiamo di dare spazio e far crescere i giovani del nostro territorio, lanciarli e farli sentire parte del progetto. La salvaguardia della categoria è un punto di partenza imprescindibile per noi, se poi si è in corsa per altri obiettivi ancora meglio ma per noi i playoff non sono un’ossessione e non lo reputo un traguardo ormai irraggiungibile, questo sarà il campo a dirlo”.
Da dicembre in poi è iniziato un altro campionato per la Nebros, ma per Granata hanno inciso diversi fattori: “Rimpiazzare dall’oggi al domani giocatori come Fioretti e Ancione non è semplice, questi due elementi non c’è bisogno che li presenti io. Al di là degli addii legati al mercato da Acicatena per noi è iniziato un altro campionato fatto anche di tanti infortuni e di episodi sfortunati, soprattutto sotto il punto di vista arbitrale. Il mister ha avuto delle difficoltà oggettive a poter schierare un undici titolare perché ogni domenica tra infortuni e squalifiche avevamo quattro-cinque defezioni, come si è visto anche nella sfida con la Leonzio. Nonostante tutto i ragazzi hanno sempre risposto bene, per questo dico che arrivare ad inizio marzo avendo già 34 punti in classifica non è una cosa negativa”.
Granata mette nel mirino la delicata trasferta di Comiso: “Affronteremo una squadra scorbutica, molto forte negli spazi e che ha delle qualità come testimoniano i quattro punti che ha ottenuto contro l’Igea. Sarà un bel banco di prova anche per i nostri giovani, perché andare a giocare in questi campi molto caldi, in casa delle formazioni che lottano per salvarsi, non è mai facile ma sono anche esperienze che aiutano a fortificare la personalità di un ragazzo”.