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Nebros, Cassaro suona la carica: “Battere la Jonica per imprimere una svolta”

Ottenere il secondo successo consecutivo in casa e uscire dall’anonimato del centro classifica. La sfida con la Jonica potrebbe rappresentare la svolta per la Nebros, ancora alla ricerca di un’identità ben precisa dopo un dicembre da dimenticare. Entrambe le squadre hanno 25 punti, si trovano a cinque lunghezze dalla zona playoff e conservano lo stesso vantaggio sulla zona playout: chi vince potrà puntare con rinnovata fiducia all’ultimo posto che porta agli spareggi, chi perde invece dovrà guardarsi le spalle.

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Riccardo Cassaro celebra una rete (foto Calogero Germanà)

A guardare le spalle alla Nebros ci pensa l’esperto difensore Riccardo Cassaro, che non nasconde l’importanza della partita di domenica: “Sicuramente non sarà decisiva perché mancano ancora tante partite, però è inutile nasconderci dietro a un dito: è una sfida importante. Da questa gara dipenderà molto del nostro futuro: al termine dei novanta minuti capiremo che tipo di campionato dovremo affrontare da qui alla fine, fermo restando che la vittoria ci serve per mettere un ulteriore mattoncino per quello che è l’obiettivo primario, ovvero la salvezza. La classifica non ci piace: fino a dicembre eravamo in zona playoff e pensavamo di vivere un campionato diverso, sono insorte delle difficoltà a cui non dobbiamo pensare perché ancora nulla è deciso. La Jonica è un’ottima squadra, sa stare molto bene in campo, ha un centrocampo di grande spessore tecnico e un attacco imprevedibile: batterli non sarà facile”.

L’ex Igea riavvolge il nastro e ripensa al difficile mese di dicembre che ha portato agli addii di Ancione e Fioretti: “Il gruppo non ha subito un ridimensionamento da un punto di vista caratteriale, però abbiamo incontrato delle difficoltà sia tecniche che tattiche. Daniele è un giocatore straordinario e non lo scopro certamente io: era il fulcro del nostro gioco, tutte le nostre azioni passavano da lui e dovere riadattare tutto l’assetto tattico dall’oggi al domani non è stato semplice. In più in quelle settimane la domenica si scendeva in campo e siamo andati incontro a tre sconfitte consecutive in una fase per noi di rodaggio. Discorso simile vale per Simone, uomo d’area implacabile e che aveva delle caratteristiche uniche in rosa: il suo modo di attaccare la profondità è difficile da trovare in giro. Abbiamo dei ragazzi molto validi in attacco ma con caratteristiche diverse e su quelle dobbiamo lavorare”.

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L’elevazione di Riccardo Cassaro (foto Calogero Germanà)

Per Cassaro nonostante la netta sconfitta la Nebros di Modica è stata una delle migliori della stagione: “Fa specie dirlo dopo una sconfitta per 3-0, ma credo che lì abbiamo giocato una delle migliori partite del torneo. Ci siamo ritrovati in una situazione di vantaggio dopo venti minuti: loro sono rimasti in dieci, senza dimenticare l’occasione fallita con il calcio di rigore. Credo che lì la partita sia un po’ svoltata, ma avevamo di fronte una squadra che ha giocatori di una o due categorie superiori. Hanno fatto tre azioni e per tre volte sono andati in gol, noi abbiamo creato altrettante occasioni nitide ma ci è mancata la cattiveria sotto porta. Purtroppo nel calcio non vince chi gioca meglio ma chi butta più volte la palla in rete. Credo che la prestazione collettiva vista domenica sia stata una delle più positive del campionato e dobbiamo continuare così, perché la continuità nelle prestazioni è stato un tallone d’Achille quest’anno”.

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