Nebros, Ancione: “Avevamo più fame del Siracusa. Pronti a far soffrire tutti”

NebrosAncione difende un possesso (foto Calogero Germanà)

Un esordio col botto, anche al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Nel 4-2 che la Nebros ha rifilato al Siracusa ha messo il suo timbro anche Daniele Ancione, che si è subito fatto notare per dinamismo e qualità nelle giocate nel centrocampo della squadra di Pippo Perdicucci.

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La Nebros celebra il successo con il Siracusa (foto Calogero Germanà)

39 anni e non sentirli, così Ancione ha subito messo le cose in chiaro, facendo subito capire come ancora in Eccellenza possa dire la propria. Da qui l’ottima prova personale e collettiva nella sfida del “Vasi” contro una delle favorite del torneo, che ha subito cancellato l’opaca prova nel derby di Coppa Italia contro il RoccAcquedolcese, che con l’1-1 del ritorno firmato da Mazouf e da Fioretti, al quarto centro in due gare. Per l’ex Camaro e Città di Taormina, però, non c’è stata nessuna metamorfosi ma solo la realizzazione pratica del vecchio detto circa il fatto che ogni partita ha una storia a sé.

“Siamo consapevoli che con la RoccAcquedolcese abbiamo giocato una prima partita sottotono. Venivamo da giorni caratterizzati da carichi di lavoro pesanti e dunque le gambe erano un po’ appesantite. L’esordio in campionato è stato preceduto da una settimana normale e i risultati si sono visti. Abbiamo giocato una partita di grande sacrificio e agonismo: anche se è solo la prima giornata fa sempre piacere vincere partite del genere”.

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Ancione effettua un lancio (foto Calogero Germanà)

Per Ancione la Nebros ha avuto più fame del Siracusa: “Abbiamo affrontato la gara con grande voglia e non ci siamo disuniti dopo il loro vantaggio. Sicuramente il Siracusa migliorerà nel corso della stagione: sono una squadra ancora in rodaggio ma anche a noi mancavano giocatori di un certo livello come Paterniti e Cassaro. Abbiamo avuto più fame dei nostri avversari, credo che la sconfitta in Coppa ci sia servita per aggiungere anche quel pizzico di voglia di rivalsa a una partita che si preparava da sola, considerato che davanti avevamo una delle squadre più forti della categoria”. 

Il capitano della Nebros fa parte di quel gruppo di giocatori chiamati anche a fare da chioccia agli elementi della rosa più giovani: “Sono pronto a mettere a disposizione del gruppo la mia esperienza, qui ci sono tanti ragazzi giovani che hanno mezzi tecnici importanti ma solo con quelli non vai da nessuna parte. Ho accettato la Nebros perché qui c’è tutto per poter fare bene sia nell’immediato che nel futuro. Credo che la società abbia agito nel mercato con grande intelligenza: ha creato il giusto mix tra giovani ed elementi d’esperienza e in questa categoria è fondamentale agire bene”.

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Fioretti ha realizzato quattro gol in due gare ma in Coppa non è bastato (foto Calogero Germanà)

Anche per Ancione questo campionato di Eccellenza si prospetta competitivo: “È vero che una partita è poco per poter giudicare, ma già il Siracusa visto domenica è una squadra superiore rispetto al livello degli ultimi anni. Ci sono almeno quattro o cinque realtà che possono competere per la vittoria finale come il Siracusa, appunto, ma anche Igea e Città di Taormina senza dimenticare Leonzio e Modica. Sono piazze importanti e gloriose, noi dobbiamo affrontare questo campionato con estrema tranquillità, il nostro obiettivo dovrà essere quello di far sudare le proverbiali sette camice all’avversario di turno, anche se più forte e blasonato”.