È particolarmente dura l’analisi del tecnico del Messina Arturo Di Napoli, che ai microfoni di Radio Amore dimostra di non avere digerito affatto il terzo ko stagionale del Messina, che per la seconda volta in stagione – dopo Foggia – incassa due reti in una gara: “Abbiamo commesso delle ingenuità che ci sono costate la partita. Il gol dell’1-0 è arrivato dopo un sospetto fallo su Parisi, che probabilmente andrebbe analizzato, ma resta il fatto che una squadra che deve salvarsi non può concedere un simile contropiede, soprattutto al Lecce. La seconda marcatura invece scaturisce da un fallo inesistente”.
Re Artù è particolarmente amaro anche sull’inefficienza del reparto avanzato, a secco per la quarta partita consecutiva e per la quinta volta nelle ultime sei giornate, facendo intendere che a questo punto è pronto a modificare modulo e uomini: “Facciamo bene fino alla trequarti ma poi da quel momento si spegne la luce e non riusciamo ad incidere affatto. Non è un’offesa per nessuno, ma un dato di fatto. Sono molto arrabbiato, perché in fase realizzativa pecchiamo da troppe partite mentre dovremmo sfruttare meglio alcune situazioni. Evidentemente c’è qualcosa da rivedere…”.
Di Napoli non nasconde l’amarezza per l’arbitraggio e non soltanto per i due gol viziati da altrettanti episodi dubbi: “Abbiamo fatto bene, giocando la gara che dovevamo fare, sempre sul pezzo. Loro non fanno un grandissimo calcio ma sono molto cinici e sfruttano quello che creano. Anche l’espulsione di Baccolo ovviamente ha pesato. Ci manca un po’ di freschezza mentale ed in avanti dovremmo avere furbizia e malizia, per ottenere qualche fischio favorevole. È anche vero che prima di ottenere un calcio di punizione sembra che prima ci debbano sparare…”.
Il sorpasso del Benevento fa retrocedere i peloritani in quinta posizione ma per Di Napoli questo non cambia certo i piani di un club che aveva mai ufficialmente alzato l’asticella rispetto a quanto annunciato in estate: “Non ci siamo montati la testa prima e non ci abbattiamo adesso. Ci dobbiamo salvare, l’ho ripetuto sempre. Siamo andati troppo al di là delle nostre qualità. Non posso prendere in giro la gente, il nostro resta un campionato di sofferenza ma allo stesso modo i ragazzi sanno benissimo che non ci dobbiamo abbattere”.
Il rimedio potrebbe essere rappresentato dalla sosta, che consentirà di recuperare i lungodegenti (anche al “Via del Mare” erano indisponibili Bramati, Gustavo e Tavares) e soprattutto precederà l’avvio del mercato invernale: “Speriamo di fare bene nelle ultime due gare, nelle quali proveremo ad ottenere il massimo. Poi valuteremo tante cose a bocce ferme. Evidentemente ci sono dei correttivi da apportare”.