La sua casa, i suoi libri e soprattutto il suo cuore sono a Messina. La sua vita invece, da qualche anno a questa parte, è a Roma, dove lavora e scrive. Parliamo di Nadia Terranova, una delle scrittrici più affermate della nuova generazione di autori italiani, che ha incantato i lettori con i suoi “Gli anni al contrario” e “Addio Fantasmi”, libri non soltanto premiati e apprezzati ma anche ricchi di significati, riflessioni e tanto altro.
Una scelta mirata quella di ambientare i suoi capolavori a Messina, luogo dove è appunto nata e cresciuta ma anche dove ha frequentato l’università, presso cui ha conseguito la laurea in filosofia. Sono il suo bagaglio culturale, la sua scrittura non comune, il suo linguaggio ma anche il grande amore nei confronti della nostra città a renderla speciale.
“Adoro camminare a piedi, ma anche nuotare nel mio Stretto, che è una risorsa incredibile. Il vero cuore della città per me è rappresentato da Torre Faro, un luogo mozzafiato. Adoro anche la passeggiata a mare, che preferirei venisse allungata, e la Fiera, che mi dispiace tantissimo vedere così in decadenza. Anche la Cittadella dovrebbe essere riconsegnata ai messinesi, mentre è un altro dolore vedere distrutta la casa del Puparo. Poi amo il quartiere intorno a Piazza Castronovo, in cui sono cresciuta”.
Oltre a non avere valorizzato luoghi simbolo come quelli appena elencati, la città dello Stretto è purtroppo tra le prime in Italia per fuga di cervelli e risorse: “Messina è una città bellissima, dalle molte ferite. Fermo restando il diritto di ciascuno di vivere dove vuole, dove si sente più realizzato, la città ha bisogno di uno sguardo pieno di amore per invertire la rotta e interrompere la partenza di tanti talenti”.
Per Nadia Terranova l’esordio è datato 2012, con l’uscita di “Bruno. Il bambino che imparò a volare”, con il quale ha vinto i Premi Laura Orvieto e Napoli nella categoria relativa ai libri per bambini e ragazzi. La consacrazione definitiva però è arrivata nel 2015 con l’uscita de “Gli anni al contrario”, romanzo premiato in più occasioni che racconta la storia d’amore di due giovani nella Messina degli anni ’70.
Non a caso viene considerato uno dei libri più belli dell’ultimo decennio: “Ho messo anima e cuore nella stesura di questo romanzo. Ci tenevo tanto e sinceramente quello che è successo dopo la pubblicazione era per certi versi imprevedibile. Mi ha resa felice il fatto di aver ottenuto un buon riscontro da parte della critica e dei lettori. Essere tra le cinque finaliste del Premio Strega 2019 con “Addio Fantasmi” è stato un onore, oltre che uno stimolo e un grande incoraggiamento. La prossima pubblicazione? A gennaio uscirà un nuovo libro, non proprio un romanzo, ambientato a Messina. Al momento però non posso dire altro”.
Nadia Terranova è anche docente della Scuola del Libro di Roma, un luogo di formazione importante per i giovani scrittori, presso il quale vengono organizzati numerosi corsi di scrittura, traduzione ed editoria: “Il consiglio che do sempre ai miei studenti è quello di leggere tanto, appassionatamente, e scrivere con rigore e umiltà. I ragazzi leggono, eccome. È la generazione degli adulti che mi pare avere mollato: temo molto di più per i cinquantenni… Tra gli autori che preferisco ci sono numerosi esponenti della letteratura italiana del Novecento come Natalia Ginzburg, Elsa Morante, Gesualdo Bufalino, Vitaliano Brancati e Leonardo Sciascia. Tra i contemporanei apprezzo Domenico Starnone e Maria Attanasio”.