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Messina

Musumeci chiede altre tre corse sullo Stretto. Villarosa: “Erano insufficienti”

Il presidente della Regione Nello Musumeci, con una nota inviata ai ministri dei Trasporti e della Salute, ha chiesto il raddoppio delle corse aeree da e per la Sicilia e l’aumento di quelle navali sullo Stretto di Messina, per far fronte al considerevole aumento di traffico a seguito dell’avvio della “Fase 2” nella lotta al Coronavirus.

Nello Musumeci
Il governatore della Sicilia Nello Musumeci (foto Facebook)

Il governatore è disponibile a integrare il precedente decreto interministeriale sulla mobilità. In particolare, si dovrebbe passare da due a quattro voli al giorno da Roma per Palermo e per Catania (e viceversa), mentre i collegamenti navali tra Sicilia e Calabria da cinque diventerebbero otto, in ogni direzione. Musumeci ha chiesto anche che lo stato di necessità ricomprenda anche coloro che si ricongiungano alla famiglia o debbano rientrare alla propria residenza o domicilio. “Ho ricevuto centinaia di richieste, soprattutto da parte di ragazzi che mi chiedevano “ci faccia a rientrare”. È difficile trovare il punto di equilibrio”, ha ammesso il Governatore.

medici
Alcuni dei venti medici assunti su impulso della Regione per controllare gli sbarchi

Restano immutate le prescrizioni, già adottate dalla Regione, alle quali si devono attenere coloro che ritornano nell’isola. Ovvero la verifica al momento dello sbarco e poi la quarantena. Per quanto riguarda i passeggeri agli approdi a Messina, i controlli sanitari continueranno a essere assicurati dalla Regione, mentre per gli aeroporti di Palermo e Catania, la cui competenza è in capo all’Usmaf, Musumeci ne ha chiesto il rafforzamento. “Siamo arrivati alla Fase 2, quindi bisogna allargare un po’ la maglia, sperando che l’Alitalia non si abbandoni a speculazioni, perché mi risulta che il costo dei voli negli ultimi giorni sia assolutamente inaccessibile e inaccettabile”, avverte ancora Musumeci.

Alessio Villarosa
Il sottosegretario alle finanze Alessio Villarosa

La richiesta della Regione è condivisa dal sottosegretario all’economia Alessio Villarosa. “Ringrazio il Prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi per essere intervenuta tempestivamente aggiungendo, questa mattina, un’altra nave per l’attraversamento dello Stretto, appena subito dopo un mio esplicito sollecito agli enti competenti. Una richiesta purtroppo necessaria dopo una situazione indicibile per i cittadini” che hanno dovuto attendere quattro ore per “attraversare, come me, lo Stretto di Messina. Questo perché la nave delle 7.20, dovendo lasciare a Messina oltre duecento vetture, molte delle quali pendolari, risultava essere completa. Si trattava di uno scenario, inaccettabile ed assolutamente improponibile per iniziare ad affrontare la Fase 2”.

Controlli
Controlli agli imbarchi dai traghetti diretti alla Sicilia dopo la stretta ai collegamenti dello Stretto (foto Ansa)

Villarosa ha apprezzato la collaborazione istituzionale, che ha consentito di superare l’ostacolo: “Alla luce delle numerose interlocuzioni tengo a ringraziare sia il vice presidente della Regione Siciliana Gaetano Armao per l’interesse dimostrato che l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, per aver prontamente richiesto ufficialmente un aumento di tre corse giornaliere. Non poteva essere quello il modo corretto di trattare i cittadini in quanto era veramente impensabile continuare a mantenere, con l’avvio della fase 2, soltanto cinque corse sullo Stretto. Ecco perché è stato, necessario, intervenire e, prontamente, evidenziare ai diretti interessati, la criticità dei fatti”.

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