Non ce l’ha fatta Eugenio Labonia a vincere la sua battaglia più importante. L’ex allenatore e preparatore dei portieri del Messina è morto questa mattina in una clinica di Firenze, dove era ricoverato a causa del male incurabile che lo ha strappato ai suoi cari all’età di 48 anni. Lascia due figli, Andrea di 28 anni e Simone di 22. “L’ACR Messina, nell’apprendere con sgomento della scomparsa di Mister Eugenio Labonia, porge in tutte le sue componenti le più sentite condoglianze e si stringe intorno alla famiglia Labonia ed ai suoi cari. Eugenio Labonia a Messina ha lasciato un ricordo indelebile e resterà per sempre nei nostri cuori” recita il comunicato diramato dal club giallorosso.
Classe ’68 – come ricorda il sito del Rieti, società per la quale era un autentico simbolo – per anni ha vestito la maglia della squadra laziale. Portiere dalle indubbie qualità tecniche ed umane, nella stagione ’96/’97 ha difeso i pali della formazione amarantoceleste nella trasferta di Castelvetrano, spareggio di Eccellenza per ambire alla vecchia Interregionale (la D di oggi). Labonia ha ricoperto a Messina il ruolo di allenatore pro-tempore nel campionato di Serie D 2009-10, succedendo ad Infantino e Pirozzi e raggiungendo la salvezza nella categoria. Ha poi fatto da preparatore dei portieri nell’esperienza vissuta al fianco di Arturo Di Napoli nella scorsa stagione. Un incarico lasciato bruscamente in avvio di torneo, proprio per quello che ha rappresentato l’inizio del suo calvario. “Forza mister, ti aspettiamo non mollare” recitava la maglietta indossata da Re Artù, nella gara con l’Ischia del 7 ottobre 2015.
“E’ un duro colpo da digerire – sono le parole del presidente del Rieti Riccardo Curci che cinque stagioni fa, quando decise di entrare in società, iniziò il suo percorso proprio con Di Napoli allenatore e Labonia suo vice – Troppo giovane per lasciare questo mondo, tanto poteva ancora dare: lo ricordo con piacere e con affetto, rappresenta un pezzo di storia di questa società e faremo di tutto per onorarne la memoria. Probabilmente ha smesso di soffrire, non meritava tutto ciò e a nome della società estendo il mio cordoglio all’immensa famiglia Labonia, ai due figli, ai genitori e ai suoi fratelli”. Anche la Redazione di MessinaSportiva porge ai familiari di Eugenio Labonia le più sentite condoglianze.