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È morto Daniel Prodan. Giocò nel Messina di Aliotta

Si è spento a soli 44 anni Daniel Prodan. L’ex difensore del Messina è stato colto da un infarto, risultato fatale, mentre si trovava nella sua casa vicino Bucarest. Inutili i soccorsi prestati dai medici, che hanno lottato invano per tre ore per cercare di strapparlo alla morte. Appena 285 i minuti disputati con i giallorossi. Impossibile, però, dimenticarsi di Daniel Prodan, 54 presenze tra il 1992 ed il 1999 con la Romania, con cui ha esordito il 2 giugno 1993 a Kosice, in Cecoslovacchia, in una sfida persa malamente per 5-2 che comunque non pregiudicò la qualificazione al Campionato del Mondo a “stelle e strisce”. Nel mese di gennaio del 2002, l’allora ds dei peloritani, Nicola Salerno, ne ottenne il prestito dal National Bucarest. Un trasferimento che fece clamore, anche perché il centrale difensivo arrivò insieme all’attaccante Ciccio Grabbi, prelevato in prestito dal Blackburn Rovers.

Prodan con la Romania
Prodan con la Romania

La carriera internazionale – Prodan, nato a Satu Mare il 23 marzo 1972, ha vinto cinque campionati consecutivi di Romania con la Steaua Bucarest (dal 1993 al 1997) e partecipato con la propria Nazionale ai Campionati del Mondo 1994 e agli Europei del 1996. Al Mondiale americano la squadra allenata da Iordanescu vide sfumare soltanto ai calci di rigore l’accesso alle semifinali. Dopo essersi classificati primi nel raggruppamento con Usa, Svizzera e Colombia, i rumeni piegarono negli ottavi l’Argentina (rimasta orfana dello squalificato Maradona) prima di arrendersi nei quarti al cospetto della Svezia di un super Ravelli. Per Prodan cinque presenze da titolare. Più deludente la performance agli Europei inglesi del ’96, conclusi mestamente con l’eliminazione al primo turno dopo tre sconfitte rimediate su altrettanti incontri. Nel 1997 Prodan si trasferì all’Atletico Madrid, collezionando 34 presenze e 4 gol in due campionati con i colchoneros. Quindi la negativa parentesi tra le file dei Glasgow Rangers. Un grave infortunio lo costrinse a rimanere ai box praticamente per due anni. Dopo essere tornato in patria per vestire le maglie di Steaua, Rocar e National, arrivò a Messina, come detto nel gennaio 2002.

Daniel Prodan
Daniel Prodan all’Atletico Madrid

La breve esperienza di Messina – Il 3 febbraio 2002, prima del fischio d’inizio del match contro l’Empoli, il pubblico del “Celeste” tributò un lungo applauso a Prodan e Grabbi, i due grandi colpi di mercato messi a segno dal presidente Emanuele Aliotta nella sessione invernale della campagna trasferimenti. Se Grabbi scese in campo già per gli ultimi minuti della partita con i toscani, l’esordio del difensore rumeno avvenne soltanto tre settimane dopo, a Vicenza. E’ il 24 febbraio. La squadra allenata da Arrigoni, reduce da quattro risultati utili consecutivi, si trova sotto per 2-0 al “Menti” dopo appena 21′. I padroni di casa sembrano poter controllare agevolmente la gara, quando, al 70′ il tecnico dei giallorossi opta per un doppio cambio: Prodan e Iannuzzi per Sasà Marra e Grabbi. Passano sessanta secondi e Godeas, sfruttando un pregevole colpo di tacco di Iannuzzi, sigla il 2-1, riaprendo il match. Minuto 92, ultimo assalto del Messina. Calcio d’angolo dalla sinistra, sulla sfera si avventa Prodan che al volo di sinistro trafigge Sterchele. E’ il 2-2. Per il difensore rumeno non poteva davvero esserci debutto migliore. Il suo gol consente ai giallorossi di mantenere un confortante +7 di margine sulla zona retrocessione. Sette giorni dopo, però, la pesante sconfitta maturata in casa contro la Salernitana di Zeman costa la panchina ad Arrigoni, sostituito dal vice Apuzzo. Il 10 marzo, al “Franchi” di Siena, nell’incontro vinto dai bianconeri per 1-0, Prodan disputa la sua prima gara da titolare. L’immediato ritorno di Arrigoni alla guida dei giallorossi lo costringe nel finale di stagione a rivestire un ruolo marginale: 14′ nel derby vinto contro la Reggina e due presenze da titolare (Cittadella e Bari) il suo magro bottino. Al termine del campionato, concluso dal Messina con la salvezza conquistata all’ultima giornata, Prodan fece il suo ritorno in patria, dove giocò ancora per un anno prima dell’addio al calcio. Negli ultimi tempi aveva lavorato alla Federazione romena come direttore sportivo, fino a quando è cambiato il presidente. Sgomento in Romania per la sua improvvisa scomparsa.

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